Tra le note piu' positive dell'Italia nel vittorioso esordio contro l'Inghilterra ai Mondiali c'e' quella di Matteo Darmian. Il 24enne terzino del Torino e' entrato nel gruppo in punta di piedi, ma in breve tempo si e' ritagliato un ruolo da primattore. Un'ascesa-lampo, quella di Darmian, che ricorda da vicino il percorso compiuto in nazionale da uno dei migliori terzini nella storia del calcio italiano, Antonio Cabrini. In vista del Mondiale del 1978, Enzo Bearzot lo inseri' tra i convocati sebbene non avesse ancora giocato un solo minuto in azzurro e in breve gli consegno' le chiavi della fascia sinistra. Cabrini ne sarebbe diventato signore e padrone per quasi un decennio, passando poi il testimone a un altro grande - Paolo Maldini - e ora si augura che Darmian possa seguire il suo esempio.
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Mondiali 2014, Cabrini: “Darmian è il futuro”
"Finalmente il ruolo di esterno difensivo viene preso di nuovo in considerazione"
"In prospettiva futura Darmian potrebbe diventare un punto di forza della linea difensiva azzurra - dice a Uefa.com l'attuale Ct dell'Italia femminile - Durante la stagione ha dimostrato di essere un giocatore di valore e questa esperienza gli dara' l'opportunita' d crescere e migliorarsi anche a livello internazionale. Proprio come me nel '78, ha fatto molto bene nella prima partita di un Mondiale, anche se fare paragoni e' sempre difficile perche' il calcio e' molto cambiato".
Il ritorno a un tipo di calcio che preveda lo sfruttamento intensivo delle fasce potrebbe dunque essere strumentale per l'ascesa di Darmian, come sottolinea lo stesso Cabrini. "C'e' stato un decennio in cui il ruolo di esterno - offensivo e difensivo - e' stato tenuto in scarsa considerazione. Determinate scelte tecniche hanno portato a modificare i moduli che sfruttavano le fasce, poi via via il ruolo e' stato ripreso e ora si stanno mettendo in luce nuovi interpreti, come Darmian, che sono ideali per ricoprire quel ruolo".
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