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Destro, Florenzi e Totti: gli scarti di Prandelli

Sono palesemente mancati qualità corsa e gol che i tre giallorossi avrebbero potuto garantire alla Nazionale di Prandelli

Emanuele Venditti

di Emanuele Venditti

Con la sconfitta di ieri per 1-0 contro l'Uruguay, l’Italia è fuori, per la seconda volta di fila, dal Mondiale non superando il girone. Un risultato pietoso quello degli Azzurri, che hanno dimostrato di non essere all'altezza, sia sul piano tecnico che qualitativo, delle altre nazionali. Tanti sono stati gli errori da parte del c.t. Cesare Prandelli, che infatti, al termine del match, non ha potuto fare a meno di rassegnare le dimissioni. Due soli tiri in porta e 0 reti realizzate nelle gare contro Costa Rica e Uruguay, stanno a testimoniare le carenze tecniche dei 23 calciatori scelti per il Mondiale. A questa nazionale sono mancati la classe, la corsa e i gol, in sostanza sonomancati Francesco Totti, Alessandro Florenzi e Mattia Destro.

Quando si parla di classe, non si può non parlare di Totti. Il Capitano giallorosso, dopo che con Donadoni alla guida della nazionale nel 2007 aveva dichiarato il suo addio alla maglia azzurra, si era riproposto due anni dopo, nel 2010, per i Mondiali in Sudafrica, ma, l'allora ct Marcello Lippinon lo convocò. La stessa storia si è ripetuta quest'anno per i Mondiali in Brasile, dove Cesare Prandelli, forte della sua decisione, ha portato Cassano ed ha escluso a priori il capitano giallorosso. Alla nazionale italiana serviva un uomo capace di far salire la squadra e di creare giocate per le punte e chi meglio di Totti poteva fare al caso di Prandelli? Di certo non Cassano. L'altra grande esclusione è stata quella di Florenzi. Il giovane centrocampista romano, artefice di una grande stagione, poteva dare un grosso contributo al centrocampo azzurro, soprattutto nella partita contro la Costa Rica dove servivano uomini freschie di corsa capaci di contrastare gli avversari e recuperare i palloni persi. Ma Cesare Prandelli, ha deciso di escludere Florenzi addirittura dai 32 pre convocati, esternando la sua completa bocciatura verso il romanista. Al suo posto sono stati convocati Aquilani, Parolo e Thiago Motta... Infine, una delle più grandi pecche di questa nazionale, è stata la mancanza della punta dal golfacile e Mattia Destro ne rappresentava la perfetta incarnazione. Il 24enne, ha realizzato in questa stagione la bellezza di 13 gol in 20 presenze. Prandelli inizialmente si era accorto della necessità di portare il bomber giallorosso, infatti era stato inserito nei 32 iniziali; successivamente c'è stato un dietrofront, forse dovuto al suo mal applicato codice etico, e al suo posto è stato preferito Insigne... Nonostante le tante critiche, per queste mancate convocazioni, Prandelli ha voluto continuare per la sua strada senza sentire ragioni, ma i risultati, come al solito, parlano chiaro.