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Zaniolo, criticato ma decisivo: senza Nicolò la Roma cammina

Gianluca Viscogliosi

Sette reti di cui due in Europa League e cinque in campionato. Tre consecutive a cavallo tra ottobre e novembre, e poi il sigillo nella trasferta di Firenze. Una a Brescia dopo essere rientrato dall'infortunio al ginocchio, gol che lo mette curiosamente in testa insieme a Kalinic nella particolare classifica dei gol segnati dagli 'altri' oltre al bosniaco e all'armeno nel post lockdown. Kluivert, Under, Perotti, Carles Perez e Pastore infatti non sono riusciti a timbrare mai il cartellino, alternando prestazioni sotto le aspettative e prove opache. Uno dei motivi che ha indotto Fonseca alla rivoluzione tattica. Una rivoluzione che potrà permettere a Zaniolo di sfruttare la sua duttilità e la sua esuberanza fisica meglio degli altri. Da esterno destro del 4-2-3-1 a trequartista nel 3-4-2-1 o - perché no - seconda punta in supporto a Dzeko nella naturale evoluzione al 3-4-1-2. Un coltellino svizzero che ha permesso alla Roma di vincere il 50% delle partite, numero che si alza al 54% se si guarda solo al campionato, con le 12 vittorie in 22 sfide ottenute dai giallorossi con lui in campo.

 LaPresse

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