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Vanoli: “Ranieri un grande uomo. Contro la Roma partita difficile ma vogliamo vincere”

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Le parole dell'allenatore granata: "Da quando c’è Claudio ha fatto qualcosa di straordinario, una squadra di grandissimo valore ma cercheremo di finire il campionato in casa nel migliore dei modi"
Redazione

Domani sera la Roma giocherà l'ultima partita della stagione contro il Torino. Una sfida fondamentale, da cui dipendono le sorti della prossima stagione dato che i giallorossi possono ancora qualificarsi in tutte e tre le competizione europee (ma non dipenderà solo da loro). Alla vigilia della gara, dopo Claudio Ranieri, ha parlato anche Paolo Vanoli. Queste le parole dell'allenatore granata:

Che partita si aspetta? “Una partita difficile, da quando c’è Ranieri ha fatto qualcosa di straordinario, una squadra di grandissimo valore ma cercheremo di finire il campionato in casa nel migliore dei modi”.

Ranieri finisce domani il suo percorso “Da allenatore ho ancora in mente il capolavoro che ha fatto in Premier con il Leicester, ma lo voglio valutare per il grande uomo che è, una persona di valore, con cui è sempre piacevole parlare e non solo di calcio. Mi sarebbe piaciuto vederlo su una panchina della Nazionale perché per come gestisce lui le squadre, per com’è, mi sarebbe piaciuto. Mai dire mai”.

Un giocatore che l’ha stupito in positivo e uno in negativo? “Guardo solo le cose positive, tanti giocatori potevano fare qualcosa in più, tanti mi hanno sorpreso. Da Ricci a Milinkovic-Savic. Vanja ha dimostrato nella continuità il suo grande potenziale, spero che domani finisca nel migliore dei modi. Hanno premiato Svilar come miglior portiere e mi dispiace perché Vanja se lo meritava. Mi sono piaciuti tanti i giovani, mi è dispiaciuto per Njie, che in questa seconda parte di stagione avrebbe potuto avere spazio”.

Dopo l’ultima partita avevi detto che vi dovevate guardare in faccia, vi siete guardati in faccia?

“A volte sono termini che si usano dentro lo spogliatoio, guardarsi in faccia vuol dire capire perché nelle ultime nove partite siamo stati così altalenanti, perché con il Venezia sei partito male e poi hai fatto bene il secondo tempo, perché con il Lecce sei invece partito bene e dopo il gol ti sei disunito. Guardarsi in faccia vuol dire trovare delle motivazioni con i giocatori. Questo finale di stagione ci ha dato questa amarezza, se domani i tifosi dovessero contestare ne hanno il diritto, noi dobbiamo andare oltre. Guardarsi in faccia e capire per migliorare”.