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Under, un 2019 da incubo: personalità e problemi fisici alla base della crisi

Il calvario dell'esterno giallorosso inizia il 19 gennaio contro il Torino e sembra un tunnel senza via d'uscita. Paga una condizione psico-fisica deleteria e un rapporto a tempo determinato con Fonseca.

Danilo Calicchia

Un tunnel senza via d'uscita. Il 2019 sta per concludersi e Cengiz Under spera di potersi mettere alla spalle un'annata scossa da continue turbolenze. Contro il Wolfsberger il turco ha dato nuovamente prova di essere solo un lontano parente di quel talento cristallino ammirato nelle scorse stagioni. Un calvario iniziato il 19 gennaio, quando il classe '97 abbandona dopo appena cinque minuti di gioco la sfida dell'Olimpico contro il Torino per la rottura di una fibra muscolare. Un stop di circa un mese, a cui si aggiungerà un ulteriore infortunio muscolare che rinvierà a marzo il suo rientro in campo. Archiviata la stagione con un sesto posto in classifica per la Roma di Ranieri, l'esterno giallorosso prova a rilanciarsi sotto la guida Fonseca. La dea bendata però, gli volta ancora una volta le spalle e lo costringe a restare fermo per altri 54 giorni dopo un problema al bicipite femorale.

UNA CRISI NEI NUMERI - Parlare solo di sfortuna non basta a descrivere la fase di stallo che Under sta attraversando. Nell'intero anno l'ex Basaksehir ha timbrato il cartellino per sole 18 volte con 1 gol e due assist. Troppo poco per chi nel 2018 ha trovato 12 gol e due assist in 32 partite, facendo registrare lo stesso score di quest'anno in sole 5 partite di Champions League disputate dagli ottavi di finale in poi. Una crisi intrisa nei numeri che va oltre il fattore marcature. Contro il Wolfsberger ad esempio, il turco (come riportano i dati di Whoscored) ha completato solo 27 passaggi su 43 tentati con il  63% di precisione. Dati preoccupanti in cui si evidenziano anche le difficoltà in fase di realizzazione: 4 tiri provati, uno solo ha trovato lo specchio della porta. Ma non solo, fondamentale anche il feedback negativo che arriva dal rating (metodo di valutazione in base ai dati partita): contro il Verona, Under ha ricevuto il punteggio peggiore dell'intera formazione (6.01).

PIU BASTONE CHE CAROTA - Oltre alla pessima condizione atletica che ha costretto la Roma ad affiancargli prima un nutrizionista e poi ad assegnargli un lavoro personalizzato da svolgere, Under paga la carenza di personalità. Uno stato di totale sofferenza che va ad intaccare quella serenità mentale che un calciatore deve utilizzare quasi come scudo. Diversi fattori da analizzare, dalla paura di farsi nuovamente male alla mancanza di fiducia in se stesso che gli permette di esprimersi al meglio. Fonseca se ne è accorto, ma non dimentica l'aspetto tattico, come evidenziato nella conferenza alla vigilia di Inter-Roma: "Under deve migliorare, non ha fatto una buona partita contro il Verona. Deve migliorare soprattutto tatticamente e difensivamente". Il tecnico portoghese è consapevole del potenziale ancora inespresso del classe '97 ma i messaggi lanciati nell'ultimo periodo vanno verso una sola direzione: fiducia sì, ma a tempo determinato.

RAPPORTO INCRINATO - Under corre, ma la luce in fondo al tunnel è ancora distante. Sostituito al minuto 67 contro il Wolfsberger, l'esterno giallorosso è stato fischiato dallo stadio e lui di tutta risposta ha sorriso in maniera sarcastica rivolgendosi alla Curva Sud. Un atteggiamento che conferma il periodo poco sereno del turco, che rischia di incrinare un rapporto già compromesso da motivi extra-campo due mesi fa. L'ex Basaksehir infatti, era finito al centro delle polemiche per via di un post social con chiari riferimenti politici. Quel saluto militare con indosso la maglia giallorossa non era andato giù a gran parte dei tifosi, indignati da un gesto che con lo sport c'entrava ben poco. Il 2019 sta per volgere al termine e Under ha bisogno di cambiare registro per presentarsi alle porte dell'anno nuovo nella versione migliore di se stesso.