Il passaggio dal blocco basso di Ranieri alla linea a centrocampo di Gasperini sarebbe stato complicato per qualsiasi squadra. Non per la Roma, che da fuori sembra giocare con queste idee da diversi anni. Avere difensori con le capacità fisiche di Ndicka e l'intelligenza tattica di Mancini aiuta, ma tutta la squadra ha cambiato pelle nell'arco di pochi mesi. Merito dell'esperienza del Gasp e merito di una squadra sana, ereditata dopo una grande seconda parte di stagione. Bisogna limare i dettagli - concettualmente è stata più grave l'occasione di Dia rispetto al gol di Simeone - ma finora la difesa della Roma, nei primi 450 minuti della stagione, non è mai andata in difficoltà. Avere gli interpreti giusti per un campo che bisogna continuamente "accorciare" - come Koné ed El Aynaoui - aiuta ma tutta la squadra ha abbracciato i concetti di Gasp: nei migliori 5 campionati europei la Roma è terza per frequenza di palloni riconquistati (dopo PSG e Barcellona), terza per palloni conquistati nella trequarti avversaria (dopo PSG e Monaco) e quarta per palloni recuperati totali - dati Sofascore.
forzaroma news as roma Una Roma ‘alla Gasp’ contro il Nizza: i giallorossi sono primi in Europa per pressing
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