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Totti, messaggio a Pallotta: “Per vincere servono giocatori forti”. Alisson, pezzo da 90 (milioni)

Lo storico capitano: "Nessun confronto con Spalletti. Ho messo la Roma prima di tutto". Di Francesco recupera il centrocampo perduto. Monchi mette Ceballos nel mirino

Valerio Salviani

Parla Totti, e il mondo Roma si ferma. Come quando il Papa si affaccia a San Pietro, parla Francesco e per i tifosi si accende la luce. Il motivo lo spiega lui stesso, in un intervista nel format di Sky 'I Signori del Calcio', che già l'aveva ospitato in passato: "Ho dato tutto per la Roma, l'ho messa davanti alla vita privata. Sono cresciuto nel campo e li morirò". Un legame che va oltre il calcio. Totti è stato più di un capitano, ed è più di un dirigente ora. Proprio per questo, le sue parole fanno rumore: "Per vincere servono giocatori forti. Spenderei qualsiasi cifra, ma è il presidente che decide". Non proprio una mano tesa al club, che nelle scorse settimane si era impegnato a spiegare a stampa e tifosi, che per "sopravvivere" si dovrà continuare a vendere, prima che comprare.

CI ERAVAMO TANTO AMATI - C'è stato un tempo in cui Spalletti e Totti viaggiavano a braccetto e facevano volare la Roma. Adesso, quel tempo sembra lontano anni luce. E dopo le parole del tecnico, "rubate" a una chiacchierata con dei tifosi ("se lo facevo giocare gli altri si deprimevano"), arrivano quelle dello storico capitano romanista, che chiude a ogni tipo di armistizio: "Con Spalletti non c’è mai stato un confronto e mai ci sarà. Avrei preferito chiudere in altro modo. Fossi stato in lui avrei gestito il calciatore, e soprattutto la persona, in maniera diversa: mi sarei confrontato con lui, gli avrei parlato".

ALISSON - Da Totti ad Alisson, il baricentro della Roma adesso è spostato decisamente più indietro che in passato. Merito del brasiliano, che da riserva si è trasformato nel top player dei giallorossi. Una stagione perfetta finora, che ha messo su di lui gli occhi di mezza Europa. Monchi però non ha intenzione di restare a guardare. Il ds è già al lavoro con il suo entourage per blindare il numero 1. Ingaggio triplicato (da 1,5 a 5 milioni con i bonus) e super clausola da 90 milioni di euro. Le parti cercheranno un'intesa prima di giugno, in modo da essere pronti quando busseranno a Trigoria con le valigette piene. In entrata Monchi continua invece a seguire Ceballos. Lui e Kovacic, ai margini del Real Madrid, saranno due occasioni importanti da sfruttare nella prossima finestra di mercato.

VERSO UDINESE-ROMA - Buone notizie per Di Francesco che, dopo il lavoro di scarico di ieri, ha riabbracciato il gruppo ormai quasi al completo questo pomeriggio. A Trigoria il tecnico ha disposto un lavoro per reparti, in modo da non appesantire i giocatori. Restano out Gonalons e Silva, che hanno svolto lavoro individuale, oltre a Karsdorp ancora alle prese con le terapie. Sembra invece tornato al 100% De Rossi, che oggi pomeriggio, dopo l'allenamento, ha incontrato i tifosi durante l'evento Adidas nel quale ha presentato i nuovi scarpini. Brutte notizie per Oddo che perde invece Lasagna, vittima di una lesione al bicipite femorale. Al suo posto, insieme a De Paul, il tecnico ha provato Perica in allenamento.

ALTRE - Dopo l'Udinese la Roma partirà per l'Ucraina per il primo dei 2 ottavi di finale contro lo Shakhtar. La squadra di Fonseca, rientrata da poco dopo la pausa invernale, vorrebbe far rivivere l'incubo del 2011 ai giallorossi. "La Roma è più forte ora" ha spiegato Stepanenko, che era già in squadra in quell'ottavo di 7 anni fa. Non c'era invece Bernard, oggi stella dei "Minatori" di Donetsk"Ci aspettano due match difficili, ma andremo in campo per vincere" le sue parole. E' tornato a parlare di Roma anche Moreno, che dopo la sfortunata esperienza in giallorosso è ripartito dalla Real Sociedad: "Di Francesco ha preferito puntare su altri, ma non gliene faccio una colpa" il suo commento sconsolato.