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Tacopina: “Luis Enrique ha sbagliato a venire alla Roma. Ma che bravo con Totti”

Getty Images

L'ex vicepresidente giallorosso spiega i retroscena della scelta del club, ma al tempo stesso la grande stima per l'attuale ct della nazionale spagnola

Redazione

Domani sera in campo si sfideranno Italia e Spagna, ma anche Daniele De Rossi contro il suo ex allenatore alla Roma, Luis Enrique. In quella società, nel 2011/12, c'è anche Joe Tacopina, nella cordata guidata da Di Benedetto che acquistò il club. "Abbiamo chiamato Luis perché, prima ancora di esser un grande allenatore, è una persona spettacolare", racconta Tacopina - all'epoca vicepresidente della Roma - a 'calciomercato.it' . “Parto dal carattere di Luis Enrique: bello, solare. Una grande personalità. Si è trovato subito bene con tutti. Il suo passato nel mondo del calcio era noto. Eravamo di fronte ad una superstar molto umile. Ci colpì molto questo aspetto di Luis. Come allenatore, era reduce dalla sola esperienza con il Barcellona B, era un tecnico giovane, inesperto”, spiega Tacopina.

Dunque, la sua Roma ha fatto la scelta sbagliata? Non è stata sbagliata per la Roma, è stata errata per Luis Enrique. Era alla prima esperienza in una prima squadra e arrivare all’AS Roma dalla Spagna ha comportato sentire molto le pressioni della piazza. È stata un’esperienza, comunque, molto bella: perché abbiamo capito di aver avuto un grande allenatore, uno con un grande futuro davanti a sé.

I trionfi con il Barcellona, il percorso con la Spagna non l’hanno sorpresa? Con Luis siamo ancora ottimi amici. Ovviamente, però, spero che i suoi successi si fermino domani (ride, ndr). La sua bravura era evidente, non mi sorprende affatto il suo percorso.

Qual è l’immagine più forte che mantiene ancora oggi di Luis Enrique? Il modo che ha avuto di gestire il percorso di Francesco Totti alla sua prima esperienza da allenatore. Faceva sentire importante Totti così come faceva sentire coinvolto il terzo portiere. Questo è un aspetto fantastico.

Da tempo è nel calcio italiano. Che futuro vede per l’Italia? Difficile da dire, molto dipenderà dagli investimenti che verranno fatti. Noi siamo stati il primo gruppo americano a sbarcare in Italia, arrivando alla Roma, ora ci sono diversi gruppi americani che hanno compreso la possibilità di business. Il futuro passerà anche da acquisizioni che danno lustro al campionato italiano come quella di Ronaldo. Ogni anno ci sono squadre importanti come Juve, Roma, Milan, Inter e Napoli che possono contendersi lo scudetto e questo è un bene per il campionato.