A Roma sono giorni caldissimi: Gasperini ha detto "sì" ai giallorossi e lunedì potrebbe già essere a Trigoria, accompagnato dai Friedkin, per iniziare la sua nuova avventura. Sono ore davvero cruciali perché si sta iniziando a tessere la Roma del futuro. La rosa avrà chiaramente bisogno di un restyling: diversi interpreti sono già in dubbio (come Dovbyk e Shomurodov) mentre altri saluteranno senz'altro. Tra chi è sicuro di restare, però, c'è sicuramente Mile Svilar. Giovane, attaccato alla maglia, innamorato di Roma e votato come miglior portiere della Serie A. Eppure, dopo mesi di negoziazioni, il club giallorosso deve ancora annunciare il suo rinnovo.


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Svilar come Donnarumma e Sommer: per vincere la Roma deve (ri)partire da lui
Sommer e Donnarumma: le colonne di Inter e PSG
—Stasera, a 900km da Roma, all'Allianz Arena di Monaco si giocherà la finale di Champions League tra Inter e Paris Saint Germain. Due squadre con caratteristiche, filosofie di gioco, budget di mercato e modulo completamente diversi. Eppure, hanno una cosa in comune decisamente importante: un fuoriclasse tra i pali. Da una parte Gianluigi Donnarumma (miracoloso in più occasioni anche nella semifinale di ritorno contro l'Arsenal) e dall'altra Yann Sommer, anagraficamente più grande ma sempre decisivo in semifinale, sia su Eric Garcia che su Lamine Yamal.
Un fil rouge che collega e accomuna (quasi) sempre le squadre che vincono o arrivano in fondo nella più grande competizione europea. La Roma, a partire da settembre, giocherà per la terza volta consecutiva in Europa League e il merito - oltre ad uno straordinario Claudio Ranieri - è soprattutto di Mile Svilar. Il portiere belga ha più volte tenuto a galla i giallorossi e si è consacrato già a 25 anni come uno dei migliori al mondo. Ha chiuso la stagione di Serie A: primo per clean sheet, secondo per gol evitati, secondo per percentuale di parate e terzo per percentuale di passaggi completati. Inoltre, in tutta Europa è stato l'unico a terminare la stagione con almeno il 76% di parate e il 90% di passaggi riusciti.
Un rinnovo ancora in ballo
—A Roma, e più in generale in Italia, siamo abituati alle telenovele, ma quella legata al rinnovo di Mile forse sta durando anche troppo. E non solo perché i tifosi giallorossi hanno fretta di vederlo con una penna in mano, ma perché con il passare del tempo possono aumentare i dubbi e la distanza tra le parti - e soprattutto può arrivare qualche grande club, come Bayern o Chelsea, che non ha certo gli stessi paletti finanziari della Roma. A Trigoria, al momento, la trattativa è ancora in stand by perché si attende l'arrivo di Gian Piero Gasperini. Ieri sera si parlava di un silenzio preoccupante del club giallorosso, che non ha ancora replicato all'ultima proposta (da 3,6 milioni di euro per 5 anni) dell'entourage, ma il tempo stringe e c'è bisogno di chiudere l'accordo il prima possibile. La Roma non è ancora una squadra da finale di Champions (anzi, deve ancora tornare a giocarci dopo 6 anni dall'ultima volta), ma se l'ambizione e l'obiettivo è quello di diventarlo nei prossimi anni... beh, tenere Svilar incatenato a Trigoria - a qualunque costo - è l'unica cosa giusta da fare.
Federico Liuti
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