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Stadio Roma, Raggi: “Lo farei a Ostiense. Friedkin-Pallotta, che differenza”

LaPresse

Il sindaco della capitale sul nuovo progetto giallorosso: "Le proposte dei Friedkin sono un'altra cosa rispetto a quelle di Pallotta. Io vedrei bene l'impianto a Ostiense"

Redazione

Virginia Raggi torna a parlare dello Stadio della Roma. Il sindaco della capitale, candidato anche per le prossime elezioni, ha spiegato la situazione e i colloqui sul nuovo progetto per l'impianto giallorosso: "Stiamo lavorando con i Friedkin, che sono investitori molto seri, vogliono fare lo stadio ma non la speculazione. Dal mio punto di vista il luogo in cui vedrei bene lo stadio è la zona di Ostiense, vicino Testaccio - spiega Virginia Raggi ai microfoni di 'Te la do io Tokyo' su Centro Suono Sport - . Siamo vicini ai servizi, c’è tutto, siamo vicini al cuore dei romanisti, è il quartiere primario dei romanisti. Ci sono delle aree adatte, io la butterei lì. Gazometro o Mercati Generali? L’area dei Mercati Generali è pubblica, quindi posso sviluppare un ragionamento su quella zona, Il Gazometro è un’area privata".

Il sindaco di Roma in ogni caso non è preoccupata: "Ci sono comunque tanti ragionamenti, mi sento molto tranquilla e lo dico con grande fierezza. La proprietà ha cambiato totalmente la società. La differenza con Pallotta si vede e si sente, la serietà delle proposte sono di un altro spessore. Si è visto anche come hanno approcciato la questione allenatore, è arrivato Mourinho pronti via. Stiamo lavorando anche con la Lazio, anche loro vogliono realizzare il loro impianto e non sarebbe male avere entrambe le società della capitale con un impianto di proprietà. Mi sento un po’ come Mourinho che al 92’ fa la corsa verso la Sud, sto cerando di metterci l’anima e il cuore per continuare e scrivere una nuova pagina su questo vicenda".

"Come si è passati da ‘cambiamo area’ a ‘no, rivediamo il progetto’? Si doveva andare in Aula per revocare il progetto di Marino e i consiglierinon erano compatti - sottolinea Raggi - . Poi i giudici mi hanno dato ragione anche sulla vicenda dello stadio. La riduzione stava andando bene poi Friedkin ha proposto un progetto che prevedeva la costruzione dello stadio e non un quartiere, quindi abbiamo voltato pagina”.