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Stadio Roma, la Regione replica alla Raggi: “Dice falsità, indagini scaturite dalle decisioni della sua giunta”

La nota della Regione Lazio: "Non siamo coinvolti dall'inchiesta. Ha sbagliato il tiro puntando il dito contro l'amministrazione regionale"

Redazione

"Contro di me c'è accanimento, sono stati coinvolti elementi di altri partiti come Civita e Palozzi ma si parla di sistema Raggi. E' oltraggioso". Virginia Raggi ha commentato così le accuse che l'hanno vista protagonista dopo le indagini sul progetto Stadio della Roma. Non si è fatta attendere la risposta della Regione Lazio: "Quanto affermato dal Sindaco Raggi nel corso di una registrazione ad una trasmissione televisiva non corrisponde in alcun modo al vero - si legge nella nota -. La Regione Lazio non risulta coinvolta dall'inchiesta per gli atti svolti nel corso dell'istruttoria sul progetto dello stadio della As Roma. Non un solo atto relativo alla Conferenza dei servizi svolta dagli uffici della Regione Lazio è stato acquisito, infatti, dagli inquirenti e dalla Magistratura".

Il comunicato prosegue: "Da quanto trapela, invece, oggetto delle indagini sarebbe l'iter autorizzativo scaturito dalla decisione della Giunta Raggi di modificare il progetto dello stadio.Precisiamo, inoltre, che l'intero iter, a partire dalla proposta relativa allo stadio, è stato gestito sin dal principio dal Comune di Roma Capitale che è l'ente proponente e che ne ha seguito iter e autorizzazioni. Spiace constatarlo ma il Sindaco Raggi, probabilmente colpita nel profondo dall'arresto di colui che, per sua stessa ammissione, era stato indicato come consulente strategico per il Campidoglio sullo stadio della Roma, poi nominato sempre dal Campidoglio Presidente di Acea, sbaglia clamorosamente il tiro puntando sull'amministrazione regionale con una serie di bugie e falsità''.