La vittoria della Roma sull’Udinese porta il marchio inconfondibile di Gian Piero Gasperini. Mentre l’attacco continua a perdere pezzi, i gol arrivano da meccanismi che sono propri del calcio “gasperiniano”, come ancora non si era visto in questa stagione. L’infortunio di Dovbyk a fine primo tempo ha lasciato un vuoto in area di rigore, colmato da quella indole offensiva di squadra che il tecnico di Grugliasco sta affinando e mettendo a punto per sopperire alla mancanza di una punta. La scelta per sostituire l’ucraino ricade - quasi forzatamente - su Tommaso Baldanzi, chiamato a fare il falso nove stile Dybala.

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Senza centravanti ma con idee: il piano “gasperiniano” che fa volare la Roma
"Gasperiniano" il gol di Celik
—Da questo nuovo assetto deriva una totale rinuncia da parte di Gasperini ad occupare stabilmente l'area di rigore, soluzione già poco cercata con Dovbyk in campo. La Roma gira attorno all'area trovando in Mancini una sorta di esterno a tutta fascia che si stacca dalla linea e crea scompiglio alla difesa avversaria. A Celik il compito poi di attaccare l'area e chiudere l'azione da quinto puro. Il gol del turco è, infatti, da manuale del calcio "gasperiniano": Koné ribalta il fronte trovando un'improbabile coppia formata da Mancini e Celik che confeziona il gol magistralmente. Dai e vai tra il turco e il 23 giallorosso con L'ex Lille che, dopo aver mandato sul fondo il compagno, attacca con prepotenza la porta siglando la sua prima rete in Serie A. Un'azione sicuramente provata e riprovata in allenamento. Celik era sicuro di ricevere nuovamente il pallone nonostante l'area si fosse popolata di compagni e Mancini potesse andare al cross. A Glasgow era andato ad un passo dal gol colpendo la traversa da due passi, ieri è stato freddo nel battere Okoye.
Il ruolo tattico di Mancini e Celik
—Uno schema tattico di questo tipo sta trovando una certa continuità di giornata in giornata. Fondamentale l'interpretazione del ruolo degli esterni di centrocampo e dei braccetti di difesa. Mancini si stacca con frequenza dalla linea a 3 per attaccare la profondità, diventando una soluzione in più per i compagni. Il centrale giallorosso può sia occupare l'area da attaccante, sfruttando le sue buone doti aeree, o, come nel caso del gol di ieri, andare sul fondo e agire da esterno atipico - come mostra l'heatmap del giocatore (Sofascore). Questo lascia a Celik più spazio che cerca sempre l'imbucata (93% di passaggi nella metà campo avversaria) o che attacca la porta rifinendo e chiudendo l'azione. Situazione che si verifica - seppur con meno frequenza - anche a sinistra, con Hermoso (o Ndicka) che hanno una predisposizione offensiva meno marcata rispetto a Mancio.
La sosta per recuperare pezzi
—Gasperini sta tamponando così l'assenza di una vera e propria punta di ruolo, ma la sosta potrà aiutarlo a recuperare pezzi per mettere in campo soluzioni diverse. I meccanismi e le soluzione tattiche trovate con successo fin qui possono essere ancora più efficaci con un attaccante che sia in grado di fornire più supporto alle incursioni dei compagni. La speranza è di avere a disposizione sia Ferguson che Bailey, ci vorrà più tempo, invece, per Dybala e Dovbyk che rischia più di un mese ai box. Si avvicina un periodo ricco di impegni complicati che testerà ancor di più la forza di una Roma che, intanto, si godrà queste due settimane da prima in classifica.
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