Forzaroma.info
I migliori video scelti dal nostro canale

news as roma

Sassuolo, Dionisi: “Perdere Berardi e Frattesi sarebbe impossibile da assorbire”

Sassuolo, Dionisi: “Perdere Berardi e Frattesi sarebbe impossibile da assorbire” - immagine 1
Il tecnico neroverde parla dei suoi gioielli: "Perderne uno sarebbe pesante, tutti e due quasi impossibile da assorbire. Domenico è il nostro top player, è magico, difficile pensare a un domani senza di lui"
Redazione

Potrebbe aprirsi nuovamente la telenovela Frattesi. La Roma incontrerà il Sassuolo e tra i nomi sul tavolo può finire anche Domenico Berardi, anche se la pista sarebbe ancora più complicata. Di entrambi i calciatori ha parlato il tecnico neroverde Alessio Dionisi, che ha rilasciato un'intervista a 'La Gazzetta dello Sport':

Prima di rinnovare fino al 2025 ha confrontato le sue idee con quelle del Sassuolo? "Certo. Dopo due anni bisogna condividere tutto, sapendo che in questo club i cambiamenti sono naturali. Abbiamo analizzato le caratteristiche dei giocatori che ci servono, individuando l’ossatura di partenza della rosa. L’importante è non considerare l’11° anno in A del Sassuolo come la conseguenza del 10°. Non è così. E non sarà nemmeno il terzo campionato di Dionisi. Sarà una stagione in cui porteremo avanti il nostro progetto sapendo che i risultati dipendono da tante variabili. Io sono un allenatore che capisce le necessità. Ma ovviamente perdere uno dei nostri giocatori importanti sarebbe pesante; perderne due sarebbe quasi impossibile da assorbire".

Si riferisce a Davide Frattesi e Domenico Berardi. "Se qualcuno parte, spero che arrivino giocatori pronti e magari uno in ogni reparto".

Frattesi è in rampa di lancio: impossibile trattenerlo. Cosa perdereste se partisse Berardi? "Domenico è il top player del Sassuolo: non è bravo, è di più. È magico. Qui può esprimere non solo le grandi qualità, ma quello che ha in testa. Abbiamo giocato 16 partite senza che lui fosse titolare e non eravamo pronti. Se Berardi è in campo, sono diversi anche gli allenamenti. Ha un grado di maturazione che sorprende anche me. Non si tratta del numero, del colpo di tacco, della giocata: Domenico vede il calcio. E può stare dovunque: attacca la profondità come una prima punta, si muove tra le linee come un trequartista, costruisce come una mezzala di qualità. Difficile pensare a un domani senza di lui".