Normalmente a Roma un derby si inizia a percepire nell’aria almeno da una settimana prima. Questa volta, invece, c’era qualcosa di diverso, nonostante si trattasse di una stracittadina d’alta classifica. Un derby a curve vuote, senza tifo, forse anche meno sentito, ma pur sempre un derby, quella partita che toglie il respiro ed il sonno a tanti tifosi giallorossi e biancocelesti all’interno del Raccordo e non. Per la seconda volta consecutiva, Garcia porta a casa la vittoria contro gli uomini di Pioli, dimostrando di essere sempre più il vero uomo derby: da quando siede sulla panchina romanista il francese non ha mai perso contro la Lazio (3 vittorie e 2 pareggi). La chiesa è rimasta al centro del villaggio.
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Salah k.o. per almeno un mese, Totti migliora. Rüdiger è carico: “Vogliamo lo scudetto”
Nel derby l'egiziano ha riportato una lesione capsulo-legamentosa di secondo grado alla caviglia destra, mentre il quadro clinico del capitano migliora. Intanto Trigoria si vuota: domani la ripresa degli allenamenti senza 12 nazionali
FESTA GIALLOROSSA – Grazie ai due gol di Dzeko e Gervinho, la Roma ha raggiunto quota 66 nel ruolino di marcia dei derby vinti nella sua storia. Al triplice fischio finale nello spogliatoio romanista è partita la festa: cori ed abbracci tra tutti con un Nainggolan – capitano per un giorno – al centro dell’attenzione. Una gioia evidenziata anche dal presidente Pallotta ai microfoni della “Gazzetta dello Sport”: “Sono molto felice, la Roma ha giocato da squadra per 90’”. Poi il numero uno giallorosso risponde al coro “Ma Pallotta dove sta?”, cantato a più riprese ieri mattina dai tifosi che si sono recati di fronte all’hotel dove si trovavano i giallorossi nel ritiro pre-gara: “A chi protesta – afferma il presidente – dico che durante il derby sono io che ho cantato: ‘E la curva dove sta?’. Agli ultrà ricordo che sono a Boston provando a costruire uno stadio per la Roma. Questo forse lo apprezzeranno?”.
SALAH OUT ALMENO UN MESE – Nonostante l’evidente superiorità mostrata in campo dalla squadra giallorossa, dall’altra parte si continua a dibattere sul rigore concesso alla Roma: per tutti i biancocelesti il fallo di Gentiletti su Dzeko non sarebbe in area. Secondo alcune indiscrezioni, l’arbitro Tagliavento avrebbe persino chiesto scusa al direttore sportivo della Lazio, Igli Tare, per l’errore commesso. Eppure nessuna giustificazione sembrerebbe essere arrivata a Trigoria per il mancato rosso a Lulic, entrato in modo a dir poco scomposto su Salah. Dopo aver lasciato il campo di gioco in barella, oggi l’egiziano ha svolto gli esami strumentali per conoscere l’entità dell’infortunio riportato. Scongiurata l’ipotesi peggiore, ovvero la frattura ossea, ma l’interessamento dei legamenti è stato inevitabile. Il bollettino medico diramato in mattinata dalla società giallorossa riporta la presenza di una lesione capsulo-legamentosa di secondo grado del compartimento articolare esterno della caviglia destra. La diagnosi prevede uno stop dalle 4 alle 6 settimane, con il rischio di rivedere l’egiziano in campo direttamente nel 2016. “Tornerò ancora più forte” è il suo pensiero su Twitter, Garcia ed i compagni già fanno il countdown in attesa del suo rientro.
TOTTI RECUPERA – Ma dall’infermeria romanista non arrivano esclusivamente brutte notizie: oggi Francesco Totti, assente dal 26 settembre a causa di una lesione muscolare ai flessori della coscia destra, ha svolto degli accertamenti per valutare l’andamento del suo recupero. I test diagnostici hanno rivelato un miglioramento generale del quadro clinico: il capitano della Roma porterà avanti il programma di recupero con fisioterapia e palestra e nei prossimi giorni tornerà finalmente a lavorare sul campo. L’obiettivo resta quello di rientrare nella lista dei convocati di Garcia dopo la sosta per le nazionali, in occasione di Bologna-Roma del 21 novembre.
ROMANISTI IN NAZIONALE – Già, le nazionali. Il campionato è costretto a fermarsi per la terza volta dall’inizio della stagione per lasciare spazio alle selezioni dei diversi paesi. A Trigoria già rimbomba l’eco: oggi giornata di riposo per tutti, ma da domani si tornerà a lavoro senza 12 nazionali. Gli occhi di tutti sono puntati su Dzeko e Pjanic, impegnati con la loro Bosnia nei playoff di Euro2016, ultima occasione per accedere alla competizione che si terrà la prossima estate. Tra le tante amichevoli che si terranno nei prossimi giorni, c’è da segnalare sicuramente la sfida tutta giallorossa tra l’Italia di Florenzi ed il Belgio di Nainggolan. Digne, invece, è volato in Francia, Szczesny in Polonia, Manolas e Torosidis in Grecia, Gervinho in Costa d’Avorio, Ruediger in Germania, Uçan in Turchia e Gyomber in Slovacchia. E così un’intera squadra ha lasciato la Capitale, arrivederci alla prossima settimana.
RUEDIGER – Tra i tanti protagonisti della sfida di ieri contro la Lazio, una menzione d’onore va sicuramente a Ruediger. Il difensore giallorosso ha finalmente dimostrato di poter essere all’altezza della situazione al fianco di Manolas, sempre più colosso della difesa romanista. “Non sono ancora al 100% – dichiara il numero 2 della Roma ai microfoni di “Bild” – Ma sto lavorando duramente, l’allenatore mi sta dando fiducia”. Nella lunga intervista rilasciata al noto quotidiano tedesco, Ruediger appare entusiasta della sua nuova avventura romana: “Qui la gente è completamente pazza per il calcio, è incredibile!”, anche se forse la pressione può essere maggiore: “Se si perde o pareggia – prosegue il centrale – si nota come tutti sono delusi. I tifosi si aspettano di vincere il campionato. Le possibilità sono buone, ma è un campionato intenso. Noi, la Fiorentina, l’Inter, il Napoli e la Juventus lotteremo per il titolo. Tutti possono battere tutti in Italia, questo rende la Serie A eccitante”. Ma non è solo il campionato italiano ad essere eccitante per Ruediger: “Totti è stato il primo ad accogliermi. Prima lo usavo alla Playstation, ora invece sto seduto accanto a lui nello spogliatoio. Ha un fascino speciale, dentro e fuori dal campo. Come De Rossi, è un vero leader. Mi trovo bene anche con Dzeko”. Intanto, non a caso, è tornata la convocazione di Loew. La concorrenza in Germania è tanta (Boateng e Hummels, solo per fare due nomi), ma il futuro del difensore giallorosso è sicuramente in ascesa.
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