- CALCIOMERCATO
- PRIMAVERA AS ROMA
- FEMMINILE AS ROMA
- GIOVANILI AS ROMA
- COPPA ITALIA
- INFO BIGLIETTI
- FOTO
- REDAZIONE
news as roma
La spada di Damocle del Fair Play Finanziario continua, come noto, a condizionare il mercato della Roma, impegnata a rientrare nei paletti imposti dal Settlement Agreement firmato con l'Uefa nel 2022. Come ricordato anche da Ranieri, questo sarà però l'ultimo anno per i giallorossi che però hanno un obiettivo ben chiaro, che è quello imposto dallo stesso accordo sottoscritto dai Friedkin. E si riferisce al limite di 60 milioni (cifra uguale per tutti i club sotto questo regime) di perdita aggregata nel periodo in esame (fino appunto al 30 giugno 2026) che il massimo organismo calcistico pone come limite massimo, ovvero il risultato minimo da raggiungere per uscire così - indenni - dal Settlement Agreement. Tradotto: per non incappare in una esclusione dalle coppe europee (eventualmente effettiva però solo nel 2027/28) che sarebbe un'ulteriore mazzata per i conti del club. Sempre in attesa di scoprire ed analizzare il bilancio al 30 giugno 2025 che dovrebbe essere pubblicato a breve. In queste ore è emersa la possibilità, già prevista da regolamento Uefa, da parte della Roma di 'spalmare' l'accordo e allungare il termine per rientrare nell'obiettivo di bilancio imposto di un ulteriore anno. Ma cosa comporterebbe questa azione e perché la società giallorossa vorrebbe evitare questa soluzione? Lo vediamo con l'ausilio di Alessio Rosso, agente Fifa ed esperto di economia sportiva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA