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Roma, tifosi in rivolta e DiFra tecnico a tempo. Il mercato si chiude senza colpi

LaPresse

Il giorno dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia va in scena un vertice tra società e allenatore a Trigoria. All’uscita solo Schick si ferma a scusarsi con i suppoters presenti

Dario Marchetti

“Dopo ieri sarà contenta la Raggi, Roma è stata finalmente asfaltata” è il pensiero dei pochi tifosi giallorossi che ancora trovano la forza di scherzare sui social su una situazione che ha del paradossale. La maggioranza, però, dire che è arrabbiata sarebbe un eufemismo. Lo testimonia la contestazione davanti Trigoria al rientro da Firenze e da quanto successo nella giornata di oggi. La squadra, all’indomani dell’eliminazione in Coppa Italia, si è allenata con il classico lavoro post partita. Esercizi di scarico per chi ha giocato al Franchi e parte in campo per il resto del gruppo. Prima della seduta un confronto tra tecnico e giocatori e a seguire tra Di Francesco e la società. Per ora si procede con l’ex Sassuolo in panchina, almeno fino alla gara con il Milan di domenica (arbitrerà Maresca). Certo il clima non è dei migliori. Insulti e applausi ironici per i calciatori all’uscita dal centro sportivo. Schick è stato l’unico a fermarsi e a chiedere scusa. Gli altri hanno tirato dritto con le rispettive macchine. Da Manolas a Kolarov: i tifosi della Roma sono infuriati e non fanno sconti. Soprattuto al terzino serbo non perdonano nulla dopo il battibecco di Termini. Totti e Di Francesco sono stati gli ultimi a lasciare Trigoria, anche loro scurissimi in volto e senza fermarsi a parlare con i presenti fuori il Fulvio Bernardini. Per il tecnico abruzzese saranno giorni durissimi e la prossima sfida di campionato potrebbe essere l’ultima sulla panchina giallorossa. La sensazione, ormai, è di un allenatore a tempo. L'esonero, che arrivi a stagione in corso o, come trapela nelle ultime ore, con il cambio direttamente a fine anno nonostante un eventuale sconfitta domenica, sembra scontato. Monchi sta già vagliando i sostituti. Il nome caldo è quello di Paulo Sousaanche se inizia a rimbalzare insistentemente la suggestione Panucci. Una cosa è certa: l’ottimismo non fa parte del vocabolario Roma in queste ore. Il primo a essere scoraggiato èGiovanni Malagò, presidente del Coni, che ha definito “imbarazzante” la prestazione dei giallorossi di ieri e si dice preoccupato per la sfida contro la squadra di Gattuso. Di tutt’altro avviso zb, tifoso milanista e presente con il numero uno dello sport all’Acqua Acetosa. “Saranno avvelenati”ha dichiarato il Ministro dell’Interno, frase più dettata dalla scaramanzia che da una reale preoccupazione visto il Piatek arrivato a Milanello. 

MERCATO - Intanto, alle 20 di oggi, si è chiusa la sessione di trattative invernali. Nessun colpo in entrata  in casa Roma così come aveva annunciato già ieri Monchi. Il diesse spagnolo ha cercato eventuali opportunità di mercato per coprire le lacune della rosa giallorossa e nonostante la trattativa per Vida del Besiktas sembrava essere in uno stato avanzato, è finita con un nulla di fatto. Di Francesco (o chi per lui) dovrà continuare a lavorare con gli stessi calciatori. Anzi con un Luca Pellegrini in meno. Oggi le visite mediche a Villa Stuart e il conseguente passaggio al Cagliari. Ufficiale anche l'acquisto a titolo definitivo di Marcucci da parte del Foggia.

STADIO - Non è ancora ufficiale, ma poco dopo le 16 di questo pomeriggio sarebbe arrivata sul tavolo del direttore del Dipartimento Mobilità del Comune, Gian Mario Nardi, il testo della relazione definitiva redatta dal Politecnico di Torino sulla mobilità pubblica e privata del progetto Stadio della Roma di Tor di Valle.