"Meglio che sto zitto, altrimenti mi squalificano". Sono passate appena undici giornate di campionato, eppure questa frase di Mourinho è già un cult. L'ha ripetuta ieri, dopo averla detta nel post partita di Juventus-Roma. La sua squadra si ritrova a vivere un altro lunedì amaro, sia per la quarta sconfitta incassata, sia soprattutto per gli episodi con la quale è maturata. La partita con il Milan non è stata la migliore dei giallorossi e il portoghese lo sa. Ma l'arbitro Fabio Maresca ci ha messo del suo per indirizzarla. Errori grossolani, come quello del rigore concesso a Ibrahimovic per un presunto fallo di Ibanez, che costerà lo stop al fischietto. O come il penalty non fischiato a Pellegrini, per il calcione ricevuto da Kjaer nel finale. In questa stagione non è la prima volta che la Roma si sente defraudata dall'arbitraggio durante un big match. Si è fatto sentire Mourinho, gli fa fatto eco Mancini e ne ha parlato anche Tiago Pinto. Ma il "rispetto" che ha chiesto il tecnico, per ora non si vede.
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Roma, niente rispetto nei big match: tutti gli errori arbitrali della stagione
Giallorossi infuriati con Maresca e i vertici arbitrali. Mourinho chiede "rispetto", ma al momento niente di fatto. Dalla Lazio al Milan, sono troppi gli errori decisivi
Roma penalizzata dagli arbitri: tutti gli episodi
Quello che fa infuriare la Roma è il metro di giudizio non uniforme con cui gli arbitri valutano le singole situazioni. Il fallo reclamato da Pellegrini nel finale è molto simile a quello che ha permesso alla Juventus di pareggiare contro l'Inter appena una settimana fa: Dybala anticipa Dumfries, l'olandese lo colpisce. Calcio di rigore. Ieri neanche un richiamo dal Var. Contro l'Udinese Pellegrini salta e colpisce accidentalmente Samardzic con il braccio. Secondo giallo ed espulsione che gli costa il derby. È la prima occasione in cui Mourinho attacca gli arbitri in stagione: "Cercheremo di capire se si potrà fare ricorso". A proposito di metro non uniforme, ieri Mkhitaryan scendeva in campo con uno zigomo visibilmente contuso, a causa di una gomitata ricevuta a Cagliari che non è valsa neanche il cartellino giallo.
Contro la Lazio la Roma parte male e al 19' è già sotto 2-0. Il gol di Pedro però si sviluppa da un episodio quanto meno dubbio. Zaniolo viene atterrato in area da Hysaj, i biancocelesti poi recuperano palla e segnano in contropiede. C'è fallo, ma qualcuno "denuncia" il fuorigioco del 22 romanista. In ogni caso, l'azione andava interrotta. Check del Var, tutto regolare. Nel secondo tempo manca il secondo giallo a Leiva, che aveva colpito con il gomito largo Cristante. Roma doppiamente penalizzata e partita persa. Juventus-Roma poi è un altro match "chiave". L'arbitro Orsato non ne esce benissimo, soprattutto per l'episodio che porta poi al calcio di rigore concesso dai giallorossi e sbagliato da Veretout. La Roma aveva segnato con Abraham, ma l'arbitro ha interrotto il gioco per concedere il tiro dagli undici metri. "Mica è colpa mia se avete sbagliato il rigore" dirà a Cristante nel tunnel che porta agli spogliatoi. Per Mourinho però a fare acqua è "tutta la gestione della partita", dall'inizio alla fine. Ad esempio, sul gol dei bianconeri c'è un presunto fallo di mano di Cuadrado che l'arbitro non vede e il Var non considera. Un altro episodio decisivo, passato un po' in sordina, riguarda Roma-Napoli. I protagonisti sono Rrahmani e Abraham. L'inglese riceve palla in area e tira in caduta mancando clamorosamente la porta. Da replay però si vedrà che c'è un colpo di Rrahmani sulla caviglia che ha pesato sull'errore. Anche in quel caso, dalla sala Var e dall'arbitro silenzio.
Ha collaborato Veronica Battisti
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