“Dominare l’avversario”. Uno slogan ripetuto come un mantra, ma accartocciato dopo qualche mese in un armadietto di Trigoria tra uno schema impostato sul 4-2-3-1 scritto su un foglio e qualche nome di mercato mai preso. Paulo ha guidato una barca in un mare in tempesta tra teste dirigenziali che saltavano, cessione societaria e la fisiologica fine di una gestione negativa. Non era facile, e questo gli va riconosciuto. Però va giudicato anche il gioco e di quello slogan non è rimasto praticamente nulla. La Roma non domina, non è mai riuscita a vincere uno scontro diretto e ha dovuto adottare un piano di sopravvivenza in corso d’opera. Il risultato è uno: un fallimento. Perché non ha mai realmente lottato per il quarto posto, perché è uscita male da coppa Italia ed Europa League. E allora con tutta la stima personale e gli alibi possibili non possiamo promuovere Fonseca.