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Roma, la rinascita di Conti. Uomo immagine e giovanili: la nuova vita di Marazico

LaPresse

Dopo l'addio di Tarantino l'ex sette giallorosso è tornato a collaborare a stretto contatto con le squadre dall'U18 in giù e dalla trasferta di Graz in Europa ha assunto anche una carica di "ambasciatore" in Italia e all'estero del club

Dario Marchetti

Se Antonello Venditti dovesse dedicare oggi una canzone al momento di Bruno Conti, probabilmente sceglierebbe “Amici mai”. Perché tra “Marazico” e la Roma non potrà mai essere solo amicizia nonostante qualche incomprensione come quella del 2016 quando tolsero all’ex sette giallorosso la guida del settore giovanile affidando il tutto a Tarantino. Ma come dice Venditti “certi amori non finiscono mai, fanno dei giri immensi e poi ritornano”. E questo è il caso di Bruno Conti, fresco di rinnovo triennale e pronto ad avere una nuova centralità nel progetto Roma. 

AMBASCIATORE - D’altronde dopo gli addii di Totti e De Rossi a Trigoria non potevano e volevano permettersi di perdere un altro simbolo della romanità e a oggi è indubbiamente la figura più riconosciuta del club, non solo in Italia, ma soprattutto all’estero grazie al Mondiale del 1982 vinto da protagonista. Da qui scaturisce anche la sua presenza al pranzo dirigenziale Uefa tra la società capitolina e il Wolfsberger a Graz nel giorno della partita di Europa League. Dunque un ambasciatore in più per una Roma in ricostruzione e accusata dalla sua stessa tifoseria di aver deromanizzato la società non rinnovando il contratto di De Rossi e non ampliando i poteri dirigenziali di Francesco Totti. 

GIOVANILI - Bruno Conti, però, non è destinato a essere solamente un uomo immagine. Non era uno qualunque in campo e non può esserlo ora. Aquilani, Luca e Lorenzo Pellegrini, Riccardi, Florenzi, Politano e De Rossi: sono solo alcuni dei giocatori che portano il timbro del sette di Nettuno. Giocatori scoperti sul suolo romano e non solo perché l’occhio è di quelli che il talento lo vede prima di tutti gli altri. La Roma, dopo l’addio di Massimo Tarantino, ha deciso nuovamente di farlo collaborare a stretto contatto con le giovanili giallorosse, in particolar modo dall’under 18 in giù. Il lavoro da fare è molto e c’è la voglia di ricostruire un movimento importante partendo proprio dai più piccoli e la rivoluzione fatta in estate anche all’interno del settore giovanile va in questo senso. Insomma una rivincita, o forse una rinascita,  quella di “Marazico”, da una vita al servizio della Roma e ancora una volta pronto a metterci la faccia. E poco importa se come ambasciatore del club o a caccia di qualche giovane promessa del calcio.