Roma, il rinnovo di Alisson si avvicina. Gandini: “Con la Juve zero calcoli, vogliamo il terzo posto”

Due giorni di riposo per ricaricarsi in vista del big match di domenica contro la Juventus. La Roma è ormai ad un passo dalla qualificazione matematica alla prossima Champions League (le basta un solo punto nelle ultime due gare di campionato) e Di Francesco ha deciso di regalare ai suoi ragazzi qualche ora in più di pausa dopo le fatiche delle ultime settimane. Da mercoledì si torna al lavoro per dare il via alla preparazione della gara con i bianconeri, con l’Olimpico che farà registrare un nuovo pienone nell’ultima giornata casalinga della stagione. E chissà che in campo non ci sarà anche Capradossi, elogiato da tutti per il suo esordio inatteso in Serie A.

CAPITOLO RINNOVI - Pausa per i giocatori, ma non per i dirigenti. Uscendo dalla riunione della Lega di Serie A per i diritti tv, l’ad Gandini ha assicurato che “con la Juventus giocheremo per fare il nostro, vogliamo vincere ed arrivare terzi. Non facciamo calcoli. È stata una stagione molto bella e gratificante”. Intanto Monchi - apparso in versione ‘papà orgoglioso’ al fianco del figlio Alejandro, fresco di diploma da direttore sportivo - è al lavoro per blindare Alisson: prima che il portiere voli in Russia per il Mondiale, la Roma metterà sul piatto un contratto fino al 2023 da oltre 3 milioni e mezzo a stagione (più del doppio dell’attuale ingaggio) più premi, lasciandogli anche i diritti d’immagine non sportivi. Una volta fatta l’offerta, tutto dipenderà proprio da Alisson. Per Florenzi, invece, la situazione è decisamente diversa. La trattativa è ancora da avviare e l’esito non appare scontato, con il vice capitano che si aspetta una proposta da top player. A fine stagione Monchi e il suo agente Lucci si ritroveranno per discuterne.

LE ALTRE NOTIZIE - Mettendo da parte i rinnovi, si torna al calciomercato, con Kluivert jr. sempre più lontano dalla Roma e dall’Italia: il futuro del giovane attaccante dell’Ajax cercato dalle big di mezza Europa sarà in Inghilterra. Chiusura tra sarcasmo e - si spera - ironia: mentre l’account Twitter della Roma saluta il tweet di un profilo dedicato al Barcellona (“Nessuno ci batte”, eppure i giallorossi lo hanno fatto meno di un mese fa…), l’ex senatore Antonio Razzi invoca una finale di Champions tra Roma e Bayern Monaco in luogo a dir poco inusuale: “Sarebbe un avvenimento eccezionale, mi prodigherò per organizzarla a Pyongyang nello stadio più grande al mondo. La Roma è stata derubata. L’idea della finale parallela è fantastica, sicuramente sarà apprezzata da Kim Jong-un e da tutto il mondo”. Il sogno di Razzi: una road to Pyongyang.