Sfumato definitivamente il sogno Champions, e con esso il tesoretto che la Roma poteva portarsi a casa, è tempo di programmare una sessione di mercato che sarà inevitabilmente limitata. A Ghisolfi il compito di aprire più strade possibile. Un sentiero da tenere, sicuramente, in considerazione è quello delle cessioni di alcuni parametri zero che porterebbero un certo guadagno alle casse giallorosse. Il nodo è rappresentato dai contratti onerosi dei giocatori in questione che fanno calare inevitabilmente l’appeal di mercato. A cominciare da Houseem Aouar, arrivato lo scorso anno a zero e sotto contratto fino al 2028. La sua stagione non ha convinto a pieno De Rossi, con tante partite saltate e prestazione altalenanti, tirate su da un buon senso del gol che lo hanno portato a realizzare 4 reti nelle 16 partite disputate in campionato. La media di un gol ogni 193’ può avere un ruolo importante nell’attirare interessi esterni. Su di lui pesa, però, un contratto da 3 milioni netti a stagione. Essendo un classe ’98 esiste un mercato per lui e il neo direttore sportivo dovrà essere bravo a sfruttare queste condizioni per liberarsi di un ingaggio pesante e operare così una plusvalenza. Su un piano diverso è l’annata di Evan Ndicka, molto più convincente dell’algerino, ma su cui può pesare nelle valutazioni un ingaggio da 4 milioni a stagione. L’ivoriano può essere al centro del progetto del tecnico giallorosso ma il suo valore è già cresciuto – complice anche la vittoria della Coppa d’Africa da protagonista – e non è detto che con una buona offerta la cessione diventi più di una possibilità. Anche Edoardo Bove rappresenterebbe una plusvalenza: l'intenzione sembra quella di tenerlo e farlo crescere ancora, ma proposte economiche elevate potrebbero far vacillare la dirigenza giallorossa.
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Roma, i parametri d’oro possono aiutare Ghisolfi: ma pesano gli ingaggi onerosi
Belotti e Zalewski, due chance per la Roma
—Da considerare nell’economia del mercato giallorosso anche il ritorno dal prestito di Andrea Belotti. Il Gallo non sarà riscattato dalla Fiorentina, dove ha trascorso gli ultimi 6 mesi, e farà ritorno a Trigoria a fine giugno. La punta ex Toro non sembra essere nei piani di De Rossi ma il suo ingaggio da 2,4 milioni netti a stagione non aiuta Ghisolfi a trovargli una sistemazione diversa. A complicare le cose è la durata del contratto che scadrà nel giugno del 2025, abbassando ulteriormente la sua valutazione. Diverso il discorso per Nicola Zalewski. Il suo ingaggio non è certamente oneroso (300mila a stagione) ma il polacco è sulla lista dei partenti e la giovane età potrebbe garantirgli qualche offerta di mercato in più. In particolare disputare un buon Europeo con la sua Polonia potrebbe rivelarsi decisivo per consentire ai giallorossi di fare plusvalenza e investire in altri reparti da ricostruire nella quasi totalità.
Lorenzo Scattareggia
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