L'allenatore della Roma femminile, Alessandro Spugna, e la calciatrice Manuela Giugliano hanno parlato in conferenza stampa in vista della gara d'esordio alla fase a gironi della Women's Champions League, contro lo Slavia Praga. Ecco le loro dichiarazioni.
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Roma femminile, Spugna: “Portiamo la fame di vincere anche in Champions”
SPUGNA IN CONFERENZA STAMPA
In un recente podcast Carina Wenninger che vanta una buona esperienza in Champions col Bayern, ha dichiarato che per andare avanti la Roma, in alcune partite dovrà adattare il proprio gioco e il modo di difendere. In Serie A spesso succede il contrario, vista la vostra forza. È un pensiero che condivide oppure vuole che la squadra mantenga la propria identità di gioco? "Ho letto e credo che lei volesse dire un'altra cosa. Non è tanto adattarsi a un gioco della squadra avversaria quanto a portare un atteggiamento diverso perché in Europa trovi squadre differenti, e qualche accorgimento devi portarlo. Sono d'accordo con lei, ma devi restare aggressivo, offensivo. Questo significa che devi cercare di apportare degli accorgimenti che in campionato puoi anche permetterti di non apportare, in Europa no. Sono d'accordo con lei".
Situazione giocatrici? "A parte Di Guglielmo, le altre sono a disposizione e questo mi consente di mandare in campo gente fresca a partire da domani che è importante in quanto la prima, contro lo Slavia che è una squadra fisica e molto forte".
Similitudine tra Sparta e Slavia? "Similitudine è quella di una squadra molto fisica, lo Slavia più dello Sparta. Sono una squadra molto esperta, con molte nazionali. Sono simili, ma allo stesso tempo differenti. Dobbiamo fare molta attenzione. È una partita che dipende da noi. Se riusciamo a dominare il gioco come contro lo Sparta è una gara che possiamo portare a casa. La loro arma migliore sono le ripartenze. Noi abbiamo consapevolezza e voglia di rimanere in questa Champions".
Sorteggio benevolo? "Il sorteggio è stato benevolo, ma giocare partite internazionali non è facile. Non lo è domani, non lo sarà col St.Polten, tanto meno col Wolfsburg. Oggi abbiamo un'idea diversa da quando abbiamo iniziato i preliminari. Oggi ci giochiamo un girone senza paura di nulla, non dobbiamo temere nulla, ma dobbiamo avere rispetto di una squadra come lo Slavia. Quando vinci una gara come quella col Sassuolo la squadra ha acquisito qualcosa di importante perché le gare vanno giocate non prima, ma durante. La fame di vincere e la forza con cui siamo riusciti a battere una squadra al 90'+3' ce la dobbiamo portare anche in Champions".
In che modo serve essere equilibrati? "L'equilibrio deve essere una costante. Essere una squadra offensiva non vuol dire farcelo perdere. L'attenzione che dobbiamo portare alla fase di non possesso, domani dobbiamo essere brave nelle marcature preventive, questo non deve farci cambiare il modo di iniziare la gara, in modo offensivo. Questa è la nostra forza al momento. Domenica la partita magari ha detto altro, ma alla fine contano i 3 punti. Questa è la mentalità che deve avere la squadra, quella di conquistare sempre i tre punti".
Quanto è importante avere la squadra al completo? "Fondamentale. Tutte le giocatrici devono sentirsi importanti, pronte, perché non c'è una partita meno importante di un'altra. Dopo questa avremo 2 giorni per preparare la gara col Como. Se vogliamo essere davanti in campionato bisogna avere forza mentale e fisica per vincere quelle gare lì".
Come cambia preparare una partita contro squadre abituate a vincere nei rispettivi campionati, rispetto a quelle di Serie A? "Cambia poco. Devi avere rispetto però nella preparazione devi pensare ai tuoi punti di forza e togliere i punti di forza degli avversari. Poi dopo devi preparare la gara su quelle che sono le tue qualità".
GIUGLIANO IN CONFERENZA STAMPA
Che aria tira nello spogliatoio? C’è fiducia di poter far bene o c’è una sana spensieratezza? "In questo momento abbiamo tanta fiducia nel gruppo che abbiamo costruito dalla prima partita, dall'inizio della preparazione, anzi dall'anno scorso. Siamo ripartite ancora più forti. Si respira un'aria spensierata, con tanta fiducia e consapevolezza in quello che siamo e che siamo riuscite a creare".
Che ambiente di aspetti di trovare a Latina? "L'emozione è tanta anche se l'abbiamo già provata nei preliminari. Da squadra abbiamo già dimostrato il nostro valore. A Latina mi aspetto un grande pubblico, abbiamo bisogno di loro. Non vediamo l'ora di giocare".
Maglia numero 10? "Il numero 10 qui a Roma è un'importanza immensa, un orgoglio, la responsabilità nell'indossarla mi aiuta ad arrivare, insieme alla società, il più in alto possibile".
In che modo affronterete il match? "Credo di adattarci all'avversario no, ma col nostro punto forte, giocando palla a terra. Se imponiamo il nostro gioco credo che non ce ne sarà per nessuno. Abbiamo incontrato squadre fisiche, ma col nostro gioco abbiamo portato a casa le gare".
Quanto conta aver per te già un'esperienza internazionale? "Importante, perché affronti squadre forti e ti dà una consapevolezza in più, ti porta ad aiutare di più la squadra e ti porta ad avere una maggiore consapevolezza in campo".
In che modo serve essere equilibrati? "L'equilibrio è fondamentale, serve qualcuno a centrocampo che cerchi di mantenere il possesso palla ed è importante la fase difensiva, con le preventive a centrocampo. Credo di migliorare ancora di più in fase difensiva. Sul cinismo sotto porta ci alleniamo. È un punto su cui lavoriamo da anni e siamo migliorati. Ci stiamo lavorando, anche se il mister mi fa calciare poco. Giocando ogni 3 giorni, l'allenamento è più difficile, perché lavoriamo su altro".
A che punto siete di questo percorso? Quali gli obiettivi adesso? "Sono molto orgogliosa di essere qui da quattro anni e di essere stata protagonista di una crescita importante. Siamo oggi una squadra forte e compatta ed è merito della società e nostra. Gli obiettivi ce li prefissiamo partita dopo partita, dopo aver conquistato i tre punti, guardiamo alla prossima partita. Rimaniamo umili. Adesso pensiamo a far bene contro lo Slavia, poi si vedrà".
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