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Roma, De Rossi oggi torna in Italia: ecco perché i Friedkin non lo chiameranno

Roma, De Rossi oggi torna in Italia: ecco perché i Friedkin non lo chiameranno - immagine 1
Il tecnico, ancora sotto contratto, tornerà oggi da New York. Ma la proprietà ha altri piani
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

Ivan Juric è ancora sulla panchina della Roma, e vi stiamo scrivendo alle 9,10 di lunedì 4 novembre. In molti di voi si chiederanno perché i Friedkin non l'abbiano ancora esonerato. Semplice, per mancanza di scelte. Nel senso che un altro traghettatore di discreto livello è difficile da trovare e prendere la decisione di assumere oggi un tecnico per il futuro limiterebbe le opzioni per giugno. L'altra domanda facile allora sarebbe: e perché non richiamano De Rossi? L'ex numero 16 tornerà oggi a Roma dopo una lunga vacanza passata a New York con la famiglia. Daniele è ancora sotto contratto con i giallorossi e tornerebbe volentieri sulla panchina che qualcuno gli ha sfilato dopo appena 4 giornate. Quel qualcuno sono i Friedkin, e al momento non c'è nessuna voglia di tornare indietro. I motivi? Il primo è legato all'orgoglio, si ammetterebbe uno sbaglio clamoroso con tanto di comunicato dove viene scritto che De Rossi non è adatto in questa stagione in cui ci si aspettano trofei (quali?). Il secondo è per non dare la famosa guazza ai senatori che hanno invocato a gran voce il ritorno dell'ex allenatore sia negli spogliatoi del Franchi sia a Trigoria. Il terzo è più misterioso. Alcuni spifferi a Trigoria rivelano di alcuni commenti che la proprietà non ha gradito in questi mesi da parte dello stesso De Rossi. Forse trapelati negli scontri verbali con la Souloukou, o forse no. Di fatto però De Rossi tornerà in una capitale depressa, rassegnata. Senza poterla aiutare pur avendone i gradi. Non è normale neanche questo.