‘RADIO PENSIERI’, PUGLIESE: “Servono due centrocampisti. Monchi? Mi confermano che è tutto fatto”

ANDREA PUGLIESE:“La Roma secondo me dovrà acquistare due centrocampisti, perché ad ora ci sono tre giocatori e mezzo. Nainggolan tira la carretta da due anni ed è ormai un trequartista, Strootman non è ancora al massimo e De Rossi sta facendo benissimo ma va verso i 34. Paredes è sparito da un mese e mezzo per l’infortunio, mentre Gerson non dà garanzie. Più necessario un vice-Dzeko di un vice-Salah per il quale puoi adattare tante situazioni. Defrel sarebbe il profilo adatto, fa tutti i ruoli. Non so se però ci riuscirà per il francese, ha un costo importante anche se il giocatore gradirebbe ovviamente la Roma. Continuerei con la difesa a tre e mezzo, a meno che Vermaelen non torni al top facendo così una difesa a tre fatta bene. Partenze? A giugno un pezzo pregiato andrà via, non a gennaio, ma penso sarà Manolas. Anche se col pazzo mercato cinese non si può mai dire. Eder? Lo prenderei, mi piacerebbe anche Kreijci del Bologna, ma quello non sarebbe a basso costo. Si potrebbe anche investire su Barreca, Benassi che ha avuto qualche problema con Mihajlovic ma sono tutti discorsi in prospettiva. Se vuoi attaccare il primo posto devi prendere qualcuno già pronto come Perotti ed El Shaarawy. Monchi? Parlando con alcuni direttori sportivi, mi è stato confermato che è tutto fatto. Non vuol dire che Massara andrà via".

GABRIELE ZIANTONI: "L'acquisto migliore del 2016 è stato Perotti, mentre il flop annuale è Iturbe: un ragazzo sfruttato poco e che nelle sue poche occasioni non ha saputo dare un apporto alla squadra. Non si è mai integrato e non è cresciuto calcisticamente".

GUGLIELMO PACINI: "Jesé lascerà con ogni probabilità il Psg. All'inizio sembrava fosse diretto al Las Palmas ma il suo ingaggio è troppo oneroso quindi la Roma è molto interessata e sarebbe una destinazione gradita. Resta in piedi comunque la pista El Ghazi".

AUGUSTO CIARDI: "Alla Roma auguro qualche vittoria in questo nuovo anno. Perotti ha dichiarato che a Roma quando si vince si è in paradiso viceversa diventa difficile. Non sono d'accordo, non si vince dal 2008 eppure i giocatori vivono nella città senza problemi".

ALESSANDRO AUSTINI: "Tra i tanti nomi che si fanno, quello di Jesé è il più vero anche se è difficile da valutare come giocatore. Ha fatto tutta la trafila nel Real e poi lì o sei un fenomeno o non giochi visto che ci sono Ronaldo, Bale e Benzema".