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Pallotta senza freni, attacca il Milan e poi si scusa. Monchi: “Ultimatum per Mahrez”

Il presidente ne ha anche per Spalletti e l'ex ds Sabatini, che ha risposto: "La mia squadra ha fatto 87 punti nonostante la sfiducia". Di Francesco: "Offensivi anche con la Juve"

Valerio Salviani

Che Pallotta fosse un presidente eccentrico ce n'eravamo accorti quasi subito, quando in una delle sue prime visite a Trigoria, si tuffò in piscina in pieno inverno con la squadra al completo a fare da spettatrice. In questi anni non sono mai mancate dichiarazioni sopra le righe, puntualmente sottolineate e rimproverate anche dai suoi stessi tifosi. L'eco scaturito da quelle di oggi, rilasciate ai media americani, ha però fatto un rumore troppo forte anche per i suoi standard. Oltre ad aver ribadito la volontà di lasciare la Roma, qualora lo stadio non si dovesse realizzare e aver parlato senza freni dei suoi ex collaboratori, in particolar modo Sabatini, ha fatto scalpore l'attacco, senza mezzi termini, lanciato al nuovo Milan e al suo mercato"Non ha senso. Non hanno i soldi in primo luogo per comprare la squadra, visto che hanno preso 300 milioni in prestito da persone che conosco a Londra a un interesse piuttosto alto. Stanno spendendo, o almeno facendo importanti anticipi, per comprare giocatori: a un certo punto ne pagheranno le conseguenze" le sue parole. 

LA RISPOSTA DEL MILAN - Parole che hanno scatenato in primis la critica, spaccata tra chi gli ha fatto i complimenti per aver detto ciò che molti pensano e chi l'ha bacchettato per i toni e per i modi poco eleganti. Nel pomeriggio è arrivata la replica dell'ad rossonero Marco Fassone, che ha risposto ad una dopo l'altra, a tutte le accuse di Pallotta ai rossoneri"Sono rimasto sbalordito quando stamattina ho letto le dichiarazioni. Primo per lo stile, è inusuale in Italia che un club attacchi così direttamente e con queste terminologia una consorella. Secondo per le imprecisioni in queste dichiarazioni - ha risposto Fassone -. Parlando dell’indebitamento del club: quello di 120 milioni del Milan, rispetto al fatturato del club, è straordinariamente migliore a quello della Roma". Poi l'invito, quasi provocatorio, del dirigente: "Quando vuole sono a sua disposizione per confrontarmi sui bilanci miei e quelli della Roma nella maniera più trasparente possibile. Se devo imparare qualcosa sono disponibile ad imparare, ma le critiche fatte in questo modo qualche fastidio me lo danno”.

LE SCUSE DI PALLOTTA - Poco più tardi, il presidente giallorosso ha rettificato le sue dichiarazioni con un dietrofront quasi doveroso: "Mi scuso se ho avuto informazioni imprecise – riporta il comunicato sul sito ufficiale della Roma -Tengo molto al calcio italiano e al suo ritorno ai vertici. A questo proposito, mi aspetto che tutti i club diano il proprio contributo verso un campionato più forte e sostenibile, come stiamo facendo noi della AS Roma. Auguro all’AC Milan e ai suoi nuovi proprietari le migliori fortune e attendo con piacere che la sua dirigenza e la nuova proprietà collaborino al nostro fianco in maniera incisiva per lo sviluppo della Serie A”.

SABATINI - Tra gli altri, Jim Pallotta non ha risparmiato neanche Walter Sabatini: "Avevo perso molta fiducia nel mio ds dopo i primi due anni. I primi due anni sono stati ottimi, ma avremmo dovuto costruire sulla base di quelli e invece lui continuava semplicemente a fare cessioni". Puntale anche la risposta piccata dell'ex ds romanista: "Nonostante la sfiducia che Pallotta oggi lamenta ho dovuto e voluto completare la campagna acquisti che per sua fortuna ha portato la mia squadra ad ottenere 87 punti in campionato e a garantire 120 m di introiti al 30/6 permettendogli di passare un’estate esaltante come si evince dai giudizi espressi su cose e persone".

MONCHI - Nel pomeriggio americano, l'attuale ds giallorosso Monchi è intervenuto in conferenza stampa in occasione della presentazione di Hector Moreno ("Sono pronto a convincere gli scettici"), il suo primo acquisto da romanista. La prima domanda, ovviamente, non poteva che essere sulla trattativa per Mahrez: "Per lui abbiamo presentato due offerte. L'ultima per noi è quella giusta. L'affare andrà in porto se loro accetteranno, altrimenti punteremo altri obiettivi. Non siamo impreparati". Gli ultimi aggiornamenti registrano un'offerta di 38 milioni (tra parte fissa e bonus) della Roma al Leicester, con il giocatore che spinge per la cessione. Se salterà la trattativa, si punterà su Berardi.

Poi il ds ha parlato del confronto con la vecchia Roma"Non so dire se siamo più forti dell'anno scorso, lo deciderà il campo. Sarebbe ottimo riuscire a fare una stagione come l'ultima". Infine, una battuta Manolas e la possibilità di prendere un nuovo centrale: "Kostas credo che resterà a Roma per molto tempo e lui è contentissimo di rimanere. Per ora un altro centrale non è il nostro obiettivo, ma avremo tempo per capire se ne avremo bisogno fino alla fine del mercato".

VERSO LA JUVE - La tournée americana si chiuderà con la sfida alla Juventus, in programma il 30 alle 22 italiane a Foxborough, in Massachussets. La Roma, oltre a rinunciare a Manolas causa infortunio, presenterà altri cambi, come anticipato da Di Francesco"Ho intenzione di cambiare qualche giocatore rispetto al match contro il Tottenham. Da un punto di vista tattico - ha aggiunto il tecnico -, dobbiamo giocare la nostra partita e rimanere fedeli al nostro credo. Saremo il più offensivi possibile, attenti a non essere presi di sorpresa sui contropiedi, perché sono molto forti in ripartenza". Tanta tattica nella prima seduta odierna, con la squadra divisa per reparti. Nainggolanha lavorato a parte a scopo precauzionale. Dopo Balzaretti, in visita ieri, oggi al campo si è visto Cafu, presente per una collaborazione temporanea con la società giallorossa.