La Roma non parla, ma vede benissimo. Nella sconfitta amara con la Fiorentina non c'è stato spazio per le dichiarazioni postpartita, ufficialmente per tenere alta la concentrazione, ma anche per non disperdere energie in eventuali polemiche arbitrali. Anche ieri Mourinho avrebbe avuto di che recriminare, visto che il gol del pareggio di Jovic era viziato da un fallo di Mandragora, che 'monta' su Missori e serve l'assist al serbo. Quello del 'Franchi', firmato Ayroldi - che non è stato neanche richiamato dal Var, Maresca (ancora lui) - è solo l'ultima di una lunga serie.Un elenco di torti arbitrali, pochissimi dubbi e gli altri decisamente evidenti, che parte proprio dal post Cremonese-Roma e dall'affaire Serra. Il caos dello Zini che è costato a Mourinho due giornate di squalifica, datato 28 febbraio, e ha avuto una coda importante a livello disciplinare. E che ha aumentato l'insofferenza e il malcontento da parte dei vertici arbitrali nei confronti dello Special One e della panchina della Roma.
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Mandragora e i suoi fratelli: tutti i torti arbitrali alla Roma dal dopo-Serra
Dal calcio di Berardi alla spinta di Mandragora: dopo il caos Serra una lunga lista di torti arbitrali alla Roma
—Il 12 marzo all'Olimpico il rosso (giusto) a Kumbulla che porta al rigore per il Sassuolo a fine primo tempo indirizzando la partita. Ma Berardi colpisce per primo l'albanese: un particolare trascurato dalla squadra arbitrale (fischietto a Fabbri), ma che avrebbe invalidato l'assegnazione del rigore, oltre a costare l'espulsione pure all'attaccante neroverde. Il 24 aprile il ko contro l'Atalanta a Bergamo che mette in qualche modo la parola fine alle speranze Champions (e al campionato) dei giallorossi. Nel primo tempo Ederson sbraccia in area su Pellegrini, poi anche Toloi rischia tantissimo su Abraham. Ma soprattutto l'intervento killer di Palomino su Dybala, nettamente da rosso. Invece Irrati neanche estrae il giallo per un fallo pericolosissimo, di cui Dybala sta ancora pagando le conseguenze. Arriviamo quindi a Roma-Milan di cinque giorni più tardi, arbitro Orsato. I giallorossi vanno in vantaggio nel recupero, ma si fanno riprendere al 97' da Saelemaekers. Nell'azione da gol del belga, però, c'è un evidente spinta di De Ketelaere su Mancini, per cui neanche il Var (Di Paolo) interviene.
L'elenco delle malefatte arbitrali prosegue con la sfida del Dall'Ara del 14 maggio scorso, a dirigere ancora Orsato. Qui di episodi, simili tra loro, ce ne sono due: prima la sbracciata su Solbakken, poi - soprattutto - quella di Lykogiannis su Ibanez. Anche in questo caso, però, si è deciso di soprassedere. Lunedì scorso, nel 2-2 con la Salernitana, la Roma può recriminare per una trattenuta di Daniliuc ai danni di Wijnaldum che poteva tranquillamente generare un rosso al difensore campano con relativo calcio di rigore. Era il 57' e la Roma avrebbe potuto segnare così il 2-2 e avere almeno altri 35 minuti di tempo per trovare il vantaggio, invece dei 10 dopo il gol di Matic. Nulla anche stavolta per l'arbitro Colombo e il Var Banti. E così l'ultimo torto di ieri sera. Sono sette situazioni in cui i giallorossi sono stati penalizzati. Stabilire con certezza i punti 'tolti' sarebbe impossibile, ma basterebbero almeno i due col Milan, i due di Bologna e quello di Firenze. Con questi cinque punti la Roma sarebbe in pienissima zona Champions a -4 dal secondo posto. Invece la squadra di Mourinho deve giocarsi il tutto per tutto nella finale di Europa League. E visto il giallo con conseguente squalifica, quella di lunedì 22 con la Salernitana rimarrà l'ultima partita del portoghese all'Olimpico. Almeno per questa stagione, poi si vedrà.
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