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Lecce, la furia di Sticchi Damiani e Corvino: “Arbitraggio mortificante e dannoso”

Il direttore tecnico del Lecce Pantaleo Corvino ha parlato di Roma-Lecce ospite di Piazza Giallorossa. RABBIA. “Siamo incazzati, e nel dire questo penso di parlare a nome di tutti coloro vicini al club giallorosso. A Roma c’è stato un arbitraggio dannoso nei confronti del Lecce, nei confronti di una lunga serie di episodi. E’ stata una gestione arbitrale fortemente condizionata dal VAR, che secondo me ha sbagliato ancora più di Prontera. L’espulsione non c’era e lo abbiamo visto tutti, poi se è stato richiamato poteva esserlo anche sul gol di Smalling che si appoggia a Gendrey o sul dubbio rigore”. FARSI SENTIRE. “E’ giusto, quando si verificano cose del genere, farsi sentire. Sempre con il nostro stile, ma farlo perché bisogna che tutti capiscano quando ci sono delle cose ingiuste. Non siamo gli ultimi arrivati e lo sanno tutti, ci rispettano e lo si è visto in passato. Non è la prima volta che subiamo dei torti quest’anno. Abbiamo visto con il Monza ed abbiamo visto come poi a Salerno siamo stati tutelati con l’invio di una terna di qualità che ha arbitrato bene senza commettere errori. Quindi veniamo giustamente ascoltati e quando serve parliamo e ci facciamo sentire”. IL LECCE C’E’. “La cosa importante, che si è vista ieri per l’ennesima volta, è che la squadra c’è, reagisce, si fa sentire sul campo e non molla mai. Una cosa infatti è certa, ovvero che nessuno ci fermerà mai e che continueremo a dare sempre tutto, in campo e fuori dal campo”.
I due dirigenti pugliesi scatenati: "Siamo inca**ati, mortificato un intero territorio"

Redazione

Il Lecce non ci sta e fa sentire la propria voce dopo alcuni episodi arbitrali nel match perso ieri contro la Roma, giudicati penalizzanti nei confronti dei pugliesi. Il presidente Saverio Sticchi Damiani ha usato parole durissime su Instagram: “Sento la necessità, per il grande rispetto che nutro nei confronti dei tifosi che in queste ore mi stanno chiedendo perché non abbia alzato i toni rispetto a quello che è accaduto ieri, di dare una spiegazione sulla linea adottata da me e dalla società. [...] Ieri, un intero territorio è stato mortificato da un ennesimo abbaglio arbitrale. Facciamo enormi sacrifici per portare avanti il nostro progetto. La società, con idee, ingenti risorse economiche e tempo dedicato. I tifosi, con viaggi estenuanti, talvolta pericolosi, rinunce e spese gravose. Ho il dovere di dire che la società è presente, che non trascura nulla, anche se non si esprime attraverso sfoghi mediatici urlati, volgari e controproducenti. Un modo di comunicare che è utile solo a scatenare reazioni opposte, oltre che a concedere pericolosi alibi alla squadra che anche ieri ha dato tutto. In sette anni, insieme, abbiamo raggiunto traguardi che sarebbero stati inarrivabili se non fossimo stati combattivi, tenaci, visionari ed anche apprezzati. Continueremo a vigilare ogni giorno su ogni dettaglio che riguarda la nostra società. La serie A appartiene a tutti noi, ce la siamo guadagnata sul campo, è il palcoscenico giusto per una delle tifoserie più importanti d’Italia e rende ancora più bella la nostra terra. Faremo di tutto, fino alla fine, prima di farcela sottrarre, da chiunque”.

Non solo, perché anche il dt Pantaleo Corvino è intervenuto nella trasmissione 'Piazza Giallorossa' parlando dell'arbitraggio di Prontera e di due episodi come il rigore per la Roma e il rosso a Hjulmand: “Siamo inca**ati, e nel dire questo penso di parlare a nome di tutti coloro vicini al club giallorosso. A Roma c’è stato un arbitraggio dannoso nei confronti del Lecce, nei confronti di una lunga serie di episodi. È stata una gestione arbitrale fortemente condizionata dal VAR, che secondo me ha sbagliato ancora più di Prontera. L’espulsione non c’era e lo abbiamo visto tutti, poi se è stato richiamato poteva esserlo anche sul gol di Smalling che si appoggia a Gendrey o sul dubbio rigore. È giusto, quando si verificano cose del genere, farsi sentire. Sempre con il nostro stile, ma farlo perché bisogna che tutti capiscano quando ci sono delle cose ingiuste. Non siamo gli ultimi arrivati e lo sanno tutti, ci rispettano e lo si è visto in passato. Non è la prima volta che subiamo dei torti quest’anno. Abbiamo visto con il Monza ed abbiamo visto come poi a Salerno siamo stati tutelati con l’invio di una terna di qualità che ha arbitrato bene senza commettere errori. Quindi veniamo giustamente ascoltati e quando serve parliamo e ci facciamo sentire. La cosa importante, che si è vista ieri per l’ennesima volta, è che la squadra c’è, reagisce, si fa sentire sul campo e non molla mai. Una cosa infatti è certa, ovvero che nessuno ci fermerà mai e che continueremo a dare sempre tutto, in campo e fuori dal campo”.