Altra giornata di lavoro per la Roma, forse la prima con il gruppo praticamente al completo compresi i nazionali. La notizia più attesa era la presenza di Artem Dovbyk, che si è allenato regolarmente con il resto dei compagni e sarà al suo posto contro l'Inter. L'ucraino ha un ginocchio infiammato, si gestirà ma è a disposizione di Juric. Che molto probabilmente non avrà però Stephan El Shaarawy, che ha praticamente recuperato dall'infortunio al polpaccio ma potrebbe comunque tornare con la Dinamo Kiev. Soliti problemi sulle fasce, insomma, dove le energie di Ghisolfi dovrebbero dirigersi: tra i nomi c'è anche Oscar Mingueza del Celta Vigo, ma sulla lista possono finire anche diversi altri giocatori da Ola Aina a Holm e non solo. Non arriverà ormai sicuramente Kostas Manolas, che ha firmato con un club di terza divisione greca. Intanto la famiglia Friedkin ha raggiunto un nuovo massimo storico nel patrimonio, aumentato del 77% dal 2020 ad oggi, e di quasi il 50% nell'ultimo anno arrivando a 6,4 miliardi di dollari.
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La Roma punta l’Inter: Dovbyk c’è, ElSha quasi out. Idea Mingueza per la fascia destra
In casa Inter invece Inzaghi dovrà rinunciare a Piotr Zielinski, che ha riportato un'elongazione ai flessori e salterà la sfida dell'Olimpico. Lavoro personalizzato invece per Lautaro a Taremi, con Barella recuperato. Giornata di dichiarazioni e opinioni per diversi ex Roma, come Vincent Candela: "De Rossi e l'esonero? Il motivo è la fragilità della società. Ognuno può fare le sue scelte, però con De Rossi hanno sbagliato il momento, il modo e anche a chi lo hanno fatto. La fragilità e le paure, che poi arrivano anche ai giocatori, secondo me vengono sempre dal manico. Mourinho? Io non ho criticato il gioco, ma il comportamento che a volte era un po' eccessivo. Pure quando dai a uno del traditore.... alla mia epoca non si faceva così". D'accordo su De Rossi anche Gigi Di Biagio, che su Pellegrini dice: "Giusto essere esigenti con lui, ma trovo che sono molto prevenuti nei suoi confronti. Saud? Ha buone doti, ma serve tempo". Infine Olivier Dacourt, che lamenta una mancanza di rispetto nei confronti di DDR e soprattutto reclama a gran voce il ritorno di Totti nella Roma come ambasciatore del club.
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