"Il vento ricomincerà a soffiare anche questa volta". I tifosi della Roma se lo ripetono come fosse un mantra in queste ore che li separano dal secondo addio di Totti. Già, perché il primo è stato quello del 28 maggio 2017 quando lasciava il calcio giocato, mentre il secondo sarà domani, ore 14, nel Salone d'Onore Coni. Conferenza stampa - in diretta televisiva su Rai Due - non a Trigoria, non a casa sua. Questo la dice lunga sul rapporto usurato con il club giallorosso. Eppure qualcosa sembrava poter cambiare. All'inizio della sua avventura in giacca e cravatta disse "Sarò a totale disposizione della società. Sul mio biglietto ci sarà scritto 'Francesco, As Roma'". Due anni dopo i toni si sono decisamente inaspriti. L'ex numero dieci avrebbe voluto maggiori responsabilità e più peso decisionale. In tutto questo anche Baldini ha giocato un ruolo decisivo. L'incidenza del consulente più fidato di Pallotta ha portato alla rottura definitiva. Il futuro di Totti è ancora presto per definirlo. Coni e Figc hanno già fatto sapere pubblicamente di avere sempre una porta aperta per lui, ma per il momento è ancora troppo presto.
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La Roma perde pezzi, domani l’addio di Totti e il Napoli fa sul serio per Manolas
La Juventus oggi ha ufficializzato Sarri e Zaniolo continua a essere un obiettivo concreto. I giallorossi, invece, tornano in vantaggio per Veretout
REAZIONI - Questo secondo addio, unito a quello più recente di Daniele De Rossi ha gettato il tifo giallorosso nel caos più totale. In tanti, nelle ultime ore, si stanno esprimendo sulla vicenda. Ha cominciato Gasparri: "Pallotta, credo che sia veramente l’Attila della Roma. Penso a come è stato trattato Totti durante il periodo di Spalletti, all’addio di De Rossi con tutti gli equivoci che ci sono stati. Capisco che non sia facile individuare un ruolo per Francesco, se il simbolo, il direttore tecnico, vicepresidente o altro, ma se lascerà la Roma, credo che il disprezzo della città nei confronti del presidente dovrebbe essere clamoroso e totale". Non usa mezzi termini il Senatore, così come l'attore e tifoso giallorosso, Amendola: "E' stato l'omicidio perfetto. Totti ha sopportato abbastanza". Si unisce al coro anche Verdone: "Non posso pensare a una Roma senza di lui". Solidarietà trasversale e che arriva anche da la maglia giallorossa l'ha indossa e onorata come Giacomo Losi: "E' successo anche a me, la Roma non sembra avere a cuore le sue bandiere".
MERCATO - In questo marasma mediatico, il club di piazzale Dino Viola deve fare anche i conti con le cessioni. Quella di Dzekoall'Inter ormai è una formalità. L'altro grande nome pronto a lasciare è quello di Kostas Manolas. Il Napoli vuole chiudere in fretta per sostituire Albiol e ha già in lavorazione un contratto da cinque anni a quattro milioni netti a stagione per il greco. Il club di De Laurentiis, inoltre, si sarebbe detto pronto a pagare la clausola rescissoria da 36 milioni, ma non disprezzerebbe l'idea di inserire delle contropartite per abbassare il prezzo. Ai giallorossi piacciono Mertens e Diawara. Attenzione, però, anche a Kolarov: il fratello del serbo è a colloquio con il Fenerbahce e non è escluso che possa andar via anche lui. Lavoro extra quindi in entrata per Petrachi. Per la mediana è stato sondato da tempo il terreno per Veretout della Fiorentina. La Roma sembrerebbe far sul serio e questo avrebbe portato a una frenata del Milan, inizialmente in vantaggio per il centrocampista francese. Da risolvere anche il problema in porta. Olsen ormai è ai margini e il diesse in pectore sta cercando di capire se ci possa essere margine di manovra per Cillessen del Barcellona. I blaugrana potrebbero liberarlo per 30 milioni, ma su di lui c'è anche il Valencia. Svanita la pista che porta a Thauvin. L'esterno dell'OM ha spento le voci sul suo futuro. "Sto bene al Marsiglia" ha dichiarato a una tv locale. Occhio, infine, a Zaniolo. La Juventus oggi ha ufficializzato Sarri e ora può dedicarsi al mercato: il 22 giallorosso è uno dei primi obiettivi per il centrocampo e l'estate è ancora molto lunga. Meno tempo, invece, manca ai preliminari di Europa League e la Roma ha ancora molto da fare.
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