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Koné, dalle periferie di Parigi alla prima convocazione con i Bleus: ecco chi è

Koné, dalle periferie di Parigi alla prima convocazione con i Bleus: ecco chi è - immagine 1
Nasce a Colombes il 17 maggio del 2001 da genitori ivoriani e trascorre i primi 16 anni della sua vita al 12esimo piano di un edificio a Villeneuve-la-Garenne, da dove si vede bene lo Stade de France
Redazione

La Roma ha il suo nuovo centrocampista. Dopo giorni di negoziazioni con il Borussia Mönchengladbach, ecco finalmente Manu Koné: voluto fortemente da Daniele De Rossi per rinforzare la mediana (in entrambe le fasi) arriverà dalla Germania a titolo definitivo e firmerà un contratto da 3 milioni annui fino al 2029. A seguito delle critiche piovute dopo la sconfitta con l'Empoli, e le evidenti lacune di un centrocampo a 2 che non è riuscito ad architettare azioni pericolose palla a terra e nemmeno a fare filtro in fase di non possesso (solamente 3 palloni recuperati da Cristante e Paredes a fronte di 14 persi), la Roma è corsa ai ripari. Probabilmente senza Kevin Danso svanisce anche l'opzione della difesa a 3 dal primo minuto, ma per far convivere Soulé e Dybala ci sarà quasi sicuramente la necessità di giocare con una linea mediana a 2 ed ecco perché Manu Koné - che verosimilmente giocherà accanto a Paredes nella formazione tipo di DDR.

Da Villenueve-la-Garenne alle giovanili del Tolosa e l'amicizia con Khephren Thuram

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Emmanuel Kouadio Koné nasce a Colombes il 17 maggio del 2001 da genitori ivoriani e trascorre i primi 16 anni della sua vita al 12esimo piano di un edificio a Villeneuve-la-Garenne, periferia nord di Parigi. Zona amata da Alfred Sisley - pittore impressionista di origini inglesi - che l'ha immortalata nel suo quadro più celebre. Lì, con i suoi 5 fratelli, Manu inizia a giocare a calcio per strada con il sogno di diventare calciatore. Anche perché proprio dal suo balcone del 12esimo piano si vede bene lo State de France (che ha da poco ospitato le Olimpiadi 2024). "Era scritto che sarebbe diventato un calciatore”, ha affermato Hermann, uno dei suoi fratelli maggiori, qualche anno fa. Il piccolo Emmanuel inizia quindi a giocare a calcio a Villeneuve-la-Garenne, prima di trasferirsi al Paris FC e in seguito all’AC Boulogne-Billancourt, dove come compagno di squadra ha Khéphren Thuram (passato alla Juventus in questa sessione di mercato). I due sono ancora molto amici come testimoniano le foto insieme. A livello professionistico, Koné si mette poi in mostra nel Tolosa U19, col numero 10 sulle spalle, dove fa anche il suo esordio in prima squadra il 24 maggio 2019 (una settimana dopo il suo 18esimo compleanno). Da lì continua la sua parabola ascendente, frenata da alcuni infortuni, che non gli hanno comunque impedito di diventare un elemento chiave della nazionale giovanile francese. Nel gennaio del 2021, nonostante il forte interesse del Milan, sono i tedeschi del Borussia Mönchengladbach ad acquistare il gioiellino del Tolosa per una cifra vicina ai 9 milioni di euro. Ed è in Germania che matura calcisticamente: impiegato spesso in un centrocampo a 3 come mezzala destra (dato che il destro è il suo piede preferito), nell'ultimo anno si è spostato anche a sinistra - come dimostra la sua heatmap stagionale in Bundesliga - dove sa tranquillamente giocare grazie a tecnica e fisico. In estate ha giocato con i Blues alle Olimpiadi, dove ha conquistato la medaglia d'argento, mentre proprio ieri (29 agosto) è stato convocato per la prima volta in nazionale maggiore in un centrocampo con Tchouaméni, Kanté, Fofana e Zaire-Emery.

Come giocherà nella Roma di De Rossi

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Manu è uno di quelli che può giocare davvero ovunque a centrocampo grazie alla sua fisicità (186 cm), alla sua capacità di saltare l'uomo e portare palla (uno dei migliori in Europa per carrying): al Borussia ha giocato prevalentemente come mezzala, ruolo che gli permette di spaziare molto per scendere a prendere palla quando gli spazi sono intasati e creare superiorità con i suoi passaggi (85,4% di precisione generale e 64,7% sui lanci lunghi) o con il dribbling (2,1 dribbling riusciti per partita nella scorsa stagione, secondo miglior dato tra i centrocampisti in Bundes). Anche in fase di non possesso, la più importante se pensiamo che giocherà a 2 accanto a Paredes, è stato uno dei migliori in Germania: 7,9 duelli vinti (58%) e 6,4 palloni recuperati di media a partita nel 2023-24 (che diventano 7.5 nelle Olimpiadi appena concluse). De Rossi ha finalmente il suo nuovo centrocampista, con una Roma che riacquisterà quindi muscoli e interdizione in una zona del campo decisamente 'fragile' visto l'addio di Edoardo Bove.

Federico Liuti