La storia tra Nicolò Zaniolo e la Roma è stata travolgente e come in ogni relazione in cui si da tutto e poi ci si dice addio, le emozioni non svaniscono, si trasformano. Per questo in ogni sua intervista un riferimento al club che lo ha lanciato e dove ha fatto vedere il meglio di sé c'è sempre e per questo i suoi ritorni all'Olimpico non sono mai banali. Quello di domenica sarà il suo terzo ritorno dopo quello in maglia Fiorentina e dopo soprattutto quello con l'Atalanta dove si è lasciato andare ad un'esultanza sfrenata che aveva mandato su tutte le furie anche Gasperini, che ritroverà da avversario. Esultanza che però ha già rinnegato in una recente intervista: "È stata una reazione dovuta al momento che stavo attraversando: giocavo poco, quel gol per me era una liberazione, tornando indietro non esulterei più così. Chiedo scusa a chi si è sentito offeso". I fatti però contano più delle parole e l'accoglienza a lui dedicata sarà speciale ma in negativo. Il minimo saranno le bordate di fischi ad ogni tocco di palla anche perché Zaniolo è tornato a far vedere le sue qualità dopo anni di scarso rendimento e quindi oltre ad essere un ex che si è lasciato male con la sua vecchia fiamma, è anche il pericolo numero uno della squadra di Runjaic (3 gol nelle ultime 4 partite).

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Infortuni, esultanze e il caso Primavera: domenica il ritorno all’Olimpico di Zaniolo
Dall'amore all'addio burrascoso passando per il "caso Primavera"
—Zaniolo a Roma aveva abbagliato tutti: tifosi, società e ambiente. Sembrava un predestinato e per questo anche dopo i due infortuni, le serate post partita e qualche allenamento saltato di troppo, i tifosi lo hanno sempre difeso anche con manifestazioni d'amore con il sennò di poi esagerate come l'invasione a Trigoria dopo l'infortunio con tanto di striscione: "Vincete per Zaniolo". Poi però le prestazioni sono andate calando e la frustrazione ha preso il sopravvento fino alla burrascosa separazione dopo lo strappo alla maglia in Roma-Genoa di Coppa Italia, l'ultimo in giallorosso. La Roma cercava acquirenti visto l'ormai rapporto difficile con tutto l'ambiente. Lo aveva trovato nel Bournemouth, oggi quinto ad un solo punto dal Manchester City secondo secondo in Premier, ma Zaniolo decise di rifiutare, costringendo il club a rinunciare a dei soldi che in quel momento facevano molto comodo. Quindi la cessione al Galatasaray, avvenuta a mercato chiuso, la parentesi all'Aston Villa con Monchi, l'Atalanta (esperienza durata appena 6 mesi) e la Fiorentina. E proprio in maglia viola ha scritto l'ultima triste pagina di questa storia rendendosi protagonista del post partita di un match di Primavera dello scorso 25 maggio per il quale ha dovuto patteggiare una multa di 15mila euro con la Procura Federale. Domenica dunque l'accoglienza sarà tutt'altro che amichevole, soprattutto per demeriti del calciatore che nonostante stia provando in ogni modo ad ammettere i propri sbagli parlando ancora di amore nei confronti della Roma, non riuscirà forse mai a ricucire il rapporto con una piazza che gli aveva dato tutto.
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