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Gasperini, una squadra di gladiatori e pressing alto: ecco come può giocare la sua Roma

Gasperini, una squadra di gladiatori e pressing alto: ecco come può giocare la sua Roma - immagine 1
L’Atalanta è stata una macchina perfetta, costruita dal tecnico piemontese e incensata da Ranieri che ora vuole portarlo nella Capitale per iniziare, anche a Trigoria, un progetto lungo e vincente
Redazione

Gian Piero Gasperini e la Roma sono a un passo dall’accordo definitivo. Il tecnico ha rifiutato la Juventus che aveva provato ad inserirsi all’ultimo, decidendo così di sposare la causa giallorossa. Per lui è pronto un contratto di tre anni a 5-6 milioni di euro a stagione. Dopo aver guidato per 9 anni l’Atalanta, Gasp è finalmente pronto per nuova avventura. Ma come giocherebbe la sua Roma?

La certezza del 3-4-2-1: una nuova Roma di gladiatori

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È strano pensare che prima di spingere per Gasperini la Roma abbia davvero provato a convincere Fabregas (e il Como), dato che parliamo di due filosofie calcistiche quasi agli antipodi. Nell’ultima partita, poi, il 4-3-3 di Ranieri con Soulé e Saelemaekers aveva fatto sognare diversi tifosi che speravano nell’arrivo dell’ex Chelsea, ma il Como nelle ultime ore ha chiuso definitivamente la porta. Lo spagnolo predilige un gioco fatto di geometrie, marcature per lo più a zona e imprescindibile costruzione dal basso, mentre Gasperini un gioco molto fisico, più verticale e contraddistinto da un pressing a uomo che ha - senza mezzi termini - cambiato (o meglio, riportato indietro le lancette) la tattica nel calcio europeo. A Bergamo si è vinto e costruito, anno dopo anno, una squadra funzionale basata su un 3-4-2-1 inderogabile (identico a quello visto con Ranieri negli ultimi mesi): l’Atalanta è solita costruire con un mediano basso in mezzo ai due centrali (che a Roma potrebbe essere uno tra Paredes e Koné), sfruttando anche il lancio lungo in caso di necessità, per sfondare centralmente o allargare il gioco sugli esterni - entrambi fondamentali, dotati di forza e grande cross (specialità in cui quest’anno l’Atalanta è stata seconda dopo l’Inter).

L’indizio Juric e i dogmi Gasperiniani

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In attacco, poi, l’Atalanta è una squadra che crea moltissimo - per questo una punta veloce e brava nei duelli aerei è fondamentale - e lo fa spesso con i due trequartisti che, supportati dagli esterni alti, possono accentrarsi (Dybala) o allargarsi per cercare l’uno contro uno (Soulé). Un gioco fisico che si basa principalmente su due concetti: recupero palla e contrattacchi rapidi per trovare la difesa avversaria scoperta. Non a caso, guardando i numeri di questa Serie A, l’Atalanta ha concluso la stagione con la percentuale più alta di duelli vinti e il maggior numero di expected goal (a partita).

Gasperini, una squadra di gladiatori e pressing alto: ecco come può giocare la sua Roma- immagine 2

La squadra avrà sicuramente bisogno di diverse modifiche in estate, come l’acquisto di due grandi esterni (tatticamente cruciali per il gioco di Gasp) e potrebbero salutare diversi interpreti più tecnici come Paulo Dybala - che già con Juric non aveva trovato molto spazio. E proprio la firma di Ivan Juric, nel periodo più travagliato della storia recente della Roma, ci aveva dato qualche indizio riguardo al tipo di allenatore preferito da Friedkin e ora, con l’appoggio di Claudio Ranieri, nelle prossime settimane potrebbe sbarcare nella Capitale uno dei tecnici che più ha segnato il calcio europeo nell’ultimo decennio.

Federico Liuti