Boccia Cristante, ma per il resto ripropone la solita Roma che a differenza di Napoli affronta la gara con maggiore convinzione, e con poca cattiveria. Viene “tradito” di nuovo da Dzeko, e nella ripresa ci pensa e ci ripensa prima di affidarsi alle cosiddette seconde linee. Come vuole Eusebio, non parleremo di moduli. Qui manca ben altro, ma siamo pure stufi di sentircelo dire da chi quel qualcos’altro non riesce a trasmetterlo. La Roma non si impone, non reagisce, non comanda più. Il rigore? Non c’è. Il pareggio? Serve a poco. La classifica è mediocre e oggi vedere una partita della Roma sembra quasi una punizione più che un piacere.
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