Ha interrotto un digiuno che, con le squadre di club, durava ormai da un anno. Evan Ferguson è tornato a segnare e lo ha fatto con un gol pesante a Cremona grazie al quale la Roma ha messo il timbro sul primato solitario. L'esultanza col dito davanti alla bocca e il sorriso, nessuna polemica ma solo un gioco con Tsimikas in panchina. Mentre in tribuna Gasperini esultava come un ultras perché sa che ciò che era mancato finora erano soprattutto i gol degli attaccanti. L'irlandese ha lavorato in questi giorni di sosta a Trigoria rinunciando alla nazionale. Due settimane che hanno permesso al tecnico di ristabilire la forma fisica di Ferguson apparso spesso appesantito in questo inizio di stagione.

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Ferguson, digiuno finito e bilancia che sorride. Ora l’Europa per trovare continuità
E il risultato si è visto subito: gol e partecipazione al tris di Wesley. Un segnale importante che Gasperini spera abbia seguito giovedì contro il Midtjylland in Europa League. Vista l'assenza di Baldanzi (fuori lista Uefa) e considerato che Dybala e Bailey potranno giocare al massimo un pezzetto di partita. Tocca quindi proprio a Ferguson ritrovare il gol anche in Europa e rimettere la Roma sulla scie delle prime otto del girone che vede comandare proprio i danesi di Franculino. L'irlandese d'altronde in queste mese si gioca tanto anche per quel che riguarda il suo futuro. La Roma, infatti, sta cercando una punta sul mercato (Zirkzee in pole) e dovrà scegliere a gennaio se tenere uno tra Dovbyk e lo stesso Ferguson per il quale si era paventata anche l'interruzione del prestito col Brighton. Intanto Evan inizia ad ambientarsi anche in Italia. "E' stato catapultato in un altro mondo, serve pazienza" , ha detto Gasperini. L'irlandese, infatti, ci ha messo un po' a capire lo stile italiano sia in campo che fuori. Che sia la volta buona...
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