Enzo Le Fée è arrivato a Roma pochi minuti fa e sarà uno degli elementi fondamentali del nuovo centrocampo di Daniele De Rossi. Non si sa ancora se il tecnico confermerà il trio Paredes-Cristante-Pellegrini che abbiamo visto costantemente nella seconda parte di stagione, ma in ogni caso il centrocampista francese sarà un tassello importantissimo della nuova Roma grazie alla sua capacità di giocare un po' ovunque sulla mediana.
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Enzo Le Fée, il nuovo tuttocampista di De Rossi: ecco come giocherà alla Roma
Un tuttocampista moderno
—Una cosa è chiara: Le Fée non è Aouar. Il fatto che arrivi dalla Ligue 1 come l'algerino non implica il fatto che siano giocatori simili, anzi: l'ex Rennes è un giocatore dalle caratteristiche completamente diverse. Un centrocampista - o meglio, un tuttocampista - che vive ed è letale nella zona fra le due trequarti, capace anche di recuperare molti palloni (127 in stagione rispetto ai 39 di Aouar) grazie ai suoi contrasti (35 contro gli 11 di Aouar). Può imparare a essere un box-to-box, che tanto serve alla Roma: sa abbassarsi per impostare, ma anche e soprattutto portare palla. Ottimo giocatore in conduzione, con un gran dribbling nello stretto e dei piedi educatissimi che gli permettono di essere uno dei migliori passatori in tutta Europa nel suo ruolo. Un giocatore che, con le debite proporzioni (visto che non ha giocato né in Premier League né in Champions), ha caratteristiche e tendenze simili a quelle di Pedri (rappresentato col fucsia nel diagramma qui sotto), Bruno Fernandes (giallo) o Vitinha (verde). E i numeri lo confermano:
Enzo Le Fée (in blu) è il migliore dei 3 nei casi di marcatura e recupero palla - che sarà fondamentale per il calcio che vorrà proporre De Rossi fatto anche di pressing alto. Il francese, inoltre, è molto simile agli altri 3 per quanto riguarda il lato della creazione: le statistiche che riguardano i passaggi progressivi (passaggi riusciti che avvicinano il pallone di almeno 10 metri alla porta avversaria), i passaggi in avanti e i key passes (passaggi che portano al tiro di un compagno ma non considerati assist) di Enzo sono praticamente identici agli altri 3 fantasisti. Le Fée guida gli altri nella categoria carrying (ovvero la conduzione palla) e nei passaggi in avanti è dietro solamente a Pedri... sì, non male per uno che a Roma viene già bollato come il prossimo Gonalons.
Come e dove giocherà nella Roma
—Diciamo che gli unici dubbi rimangono sulla fisicità: non è molto alto (1.70) e in un campionato duro, con spazi ridotti come la Serie A potrebbe far fatica. Sulle qualità tecniche, invece, ce ne sono molti meno: grande palleggiatore, ottimi piedi e bravo anche nei passaggi lunghi. Proprio in questa categoria, nell'ultimo anno, ha fatto meglio di tutti gli altri centrocampisti giallorossi nella percentuale di lanci riusciti (48 col 77.4%). Per fare un paragone: nel suo stesso ruolo Pellegrini ne ha conclusi solamente 15 col 33.3%. Nonostante abbia comunque le capacità per giocare da mediano, è probabile che De Rossi lo posizionerà nella zona di campo dove spesso vediamo Pellegrini: a sostegno della punta, con la libertà di scendere a prendere palla quando gli spazi sono chiusi e di dare una mano anche in copertura. Enzo ha molte più capacità difensive rispetto al capitano, ma - almeno per ora - pecca nella realizzazione. Il numero "0" nella casella "gol" nonostante le 25 partite giocate in Ligue 1 mette un po' di paura ai tifosi romanisti, ma in realtà il francese ha un gran tiro e sembra che l'assenza di reti nella scorsa stagione sia stata più una coincidenza. Starà a De Rossi capire come farlo esprimere al meglio e se schierarlo da trequartista in un 4-2-3-1 o nel classico 4-3-3 da mezzala dinamica.
Federico Liuti
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