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Zaniolo, una carriera al collasso e un tradimento senza fine

Zaniolo, una carriera al collasso e un tradimento senza fine - immagine 1
Poteva diventare il capitano della Roma, è diventato l'ex più insopportabile
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

Un tempo si dicevano Cassanate, poi Balotellate. Ma Zaniolo ha voluto superare tutti senza peraltro conoscere i picchi di carriera dei suoi due predecessori. La presunta aggressione, confermata ieri dalla Roma, ai danni dei due 18enni Litti ed Almaviva è la goccia che fa traboccare un vaso di figuracce difficilmente eguagliabile. E pensare che nella capitale il giovane Nicolò, cacciato sia a La Spezia che a Firenze, aveva ricevuto un mare d'amore da parte di tutti. Del club che lo aveva aspettato dopo l'infortunio coprendo anche più di una marachella, dai tifosi che addirittura avevano chiesto per lui la fascia da capitano o la maglia numero 10 (che rischio...). Il gol di Tirana sembrava aver restituito parte di quell'amore, ma ormai non basta più.

Perché Zaniolo quando era a Trigoria ha fatto spesso cose che ad altri giocatori non sarebbero state permesse, comprese le uscite notturne dopo le sconfitte o il fatto di non presentarsi quando c'era Mourinho in panchina. Sul mercato ha fatto saltare l'affare col Bournemouth perché convinto di poter ambire alla Juve, ma quando mai? Una volta andato via è stato presto escluso da tutti: Nazionale, Galatasaray, Aston Villa, Atalanta e infine Fiorentina. Ma del suo tracollo tecnico ci interessa il giusto così come tralasciamo la questione Zaccagni o i suoi problemi privati che tanto hanno fatto parlare i giornali nei suoi ultimi giorni romani. In questa stagione ha esultato in modo smodato quando ha segnato contro la Roma provocando pure i rimproveri di Gasperini. Idem a Cagliari. Si è preso i fischi, e fin qui rientra in affari di campo. Ma quello che è successo a Firenze lunedì sera va oltre ogni immaginazione. E' un atto che trascende, che diventa pericoloso, che va condannato senza attenuanti.  Se tutto dovesse essere confermato l'auspicio è che arrivi una punizione esemplare. Perché a forza di carezze e perdoni il bimbo Zaniolo non è mai cresciuto. E a 25 anni non è accettabile.