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Roma, il triumvirato della razionalità: ora la direzione è quella giusta

Roma, il triumvirato della razionalità: ora la direzione è quella giusta - immagine 1
Ranieri, Gasp e Massara: un triumvirato di raziocinio e capacità di leggere il calcio dopo anni di neofiti stranieri
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

Cosa chiedevamo alla Roma? Razionalità nelle scelte, normalità nei contenuti, ambizione mirata e non improvvisata. Lo abbiamo chiesto per anni e, a parte i lampi Mourinho in Europa, restavamo sempre a bocca asciutta. Costretti a cercare in lungo e in largo il curriculum dei vari Pinto, Ghisolfi o Souloukou. Scelte aliene condotte da algoritmi che poco hanno a che fare col mondo del calcio. Oggi la Roma ha un dirigente in pectore come Claudio Ranieri, un allenatore come Gian Piero Gasperini e un direttore sportivo come Frederic Massara. Un upgrade clamoroso rispetto all'assetto di un anno fa, ma soprattutto scelte di campo e di calcio che attestano un percorso di crescita anche nell'ambientamento dei Friedkin in un mondo che per loro era sconosciuto. A guidarli c'è lo stesso Ranieri, romanista vero ma soprattutto uno dei massimi esperti di uno sport che ha regole semplici. Claudio le sta attuando coi tempi giusti in attesa che crolli il muro del Fair Play finanziario e che la Roma possa spiccare veramente il volo. L'esempio, ribadito ieri da Gasperini, è quello del Napoli.

Impossibile? Oggi sembra di sì, ma la direzione è quella giusta. E non riconoscerlo sarebbe un chiaro esempio di pregiudizio. Ora queste scelte dovranno essere attuate anche sul mercato, coi tempi che servono ma anche con idee limpide: basta pesi morti con maxi ingaggi da trascinare in allenamento per farli sorridere. Spazio a chi ha fame, spazio a chi può crescere e far crescere davvero la Roma. Quello che ha fatto Ranieri per una vita, quello che ha fatto Gasp all'Atalanta e pure Massara nei suoi anni a Roma e Milano. Un triumvirato di raziocinio e capacità di leggere il calcio dopo anni di accenti francesi e auto elogi portoghesi (parliamo di Pinto ovviamente). Dopo nomi americani ed esotici, dopo algoritmi e database. Si torna a parlare di calcio, si torna a respirare calcio. Finalmente.