La volta buona non è sempre come te la aspetti. Può capitare se quando arriva ti vesti di tutto punto ma ti mancano le scarpe. La volta buona a volte fa male, a volte è difficile da decifrare perché il risultato (giustamente) viene prima di tutto. Ma i 35 minuti visti ieri a San Siro sono qualcosa più di un rimpianto fortissimo vissuto in serata in cui Halloween ha deciso di allungare gli artigli un po’ più a fondo. La Roma è sulla strada giusta, ha scelto il progetto giusto. Lo sa chi ha visto l’Atalanta giocare in queste stagioni, anche quella dei primi anni che di certo non era una corazzata. Gasperini ha trovato ciò che non era facile da trovare: una squadra disposta ad ascoltarlo in tutto. A cambiare in un paio di mesi il modo di allenarsi, di mangiare, di intendere il calcio, di viverlo. Non era scontato, anzi era il timore più grande. Non basta questo pensiero a lenire la frustrazione di una sconfitta pesante, ma è meglio inciampare mentre si corre che cadere nel solito tombino di incertezze. Lo diciamo anche a chi quasi non vedeva l'ora di criticare, inconsapevoli che la Roma è comunque a un punto dal primo posto. Che non è mai stato il suo obiettivo.

news as roma
Roma, è la volta buona. Non lasciartela sfuggire
La Roma sta diventando gasperiniana in tutto, tranne in una cosa. Che fa vincere le partite, anche quelle sporche. Ma che se ci ragionate bene è anche la cosa più risolvibile. In fondo bastano due acquisti centrati, per ora anche uno va bene e il gioco è fatto. Ti pare facile, direte? Meglio che costruire un'identità o una rosa intera. E qui entra in ballo l’altra componente che ora deve abituarsi al metodo Gasperini. Non è stato fatto in estate, deve essere fatto a gennaio quando le ambizioni Champions non saranno sfumate, di questo ne siamo certi. La società deve arrivare al punto a cui è arrivata la squadra, deve fidarsi e andare magari oltre i propri limiti. Perché ora l’idea è concreta e per farla diventare vincente serve qualche tassello necessario. Immaginate dove sarebbe oggi la squadra giallorossa con un Kean. Per Gasp, invece, ora è il momento di insistere. Perché quanto visto a San Siro per un tempo non è lontano dal dominio di Anfield o dal 4-0 alla Juve di un anno fa. In quel caso però c’erano uomini gol in grado di tramutare in solide realtà qualcosa che somigliava a un sogno. Il passo da fare non è tanto lungo e la paura ora non deve far inciampare di nuovo. Perché come diceva Denis Waitley "Alcune pietre d’inciampo nel tuo percorso sono come gradini di pietra verso le stelle".
© RIPRODUZIONE RISERVATA


/www.forzaroma.info/assets/uploads/202304/8d047f04aa0a35f41259e561837cc8e0.jpg)