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ROME, ITALY - OCTOBER 29: AS Roma players Artem Dovbyk and Neil Aynaoui celebrate during the Serie A match between AS Roma and Parma Calcio 1913 at Stadio Olimpico on October 29, 2025 in Rome, Italy. (Photo by Luciano Rossi/AS Roma via Getty Images)
Si dice spesso che si cresce soltanto quando ci si ritrova da soli. C'è stato un momento della stagione in cui Artem Dovbyk è sembrato solo e lontano dal cuore del progetto e dei tifosi giallorossi. Sul finire di mercato le voci di un possibile trasferimento, poi la permanenza e la perdita della titolarità a favore di Ferguson. Un percorso a ostacoli che l'ucraino è stato in grado di affrontare con l'aiuto di Gasperini e da cui - passo dopo passo - sta finalmente riuscendo ad uscirne. L'ex Girona segna e, di fatto, decide la gara con il Parma con un gol da attaccante vero che rende fiero il tecnico e lancia la Roma ancora in testa alla classifica. La crescita di Artem passa per un lavoro intenso di Gasp che, adesso, comincia a intravederne i primi frutti.
L'alternanza con Ferguson è stato un tema ricorrente dell'ultimo mese. Gasperini ha dato, in un primo momento, piena fiducia all'irlandese. Fiducia che è scemata di giornata in giornata tra brutte prestazioni e anche un po' di sfortuna. L'ex Brighton ieri ha avuto la sua chance dal primo minuto, ma una brutta botta rimediata dopo meno di 30 secondi lo ha subito messo K.O., aprendo le porte al sorpasso definitivo di Dovbyk. Gasp ha un debole per l'attacco leggero, e infatti inserisce Bailey al posto di Ferguson, ma nella ripresa sente il bisogno di quella fisicità che solo l'ucraino è in grado di dargli. Dovbyk non tocca tanti palloni (10) nei 17 minuti più recupero che il tecnico gli concede, ma butta dentro quello decisivo con una girata al volo che non lascia scampo a Suzuki. "Dovbyk cresce sotto l'aspetto atletico. Avesse segnato i rigori, o le occasioni clamorose con Inter, avrebbe già diversi gol. Quello di oggi è un gran gol", dice Gasp a fine partita, consapevole che il percorso di crescita non è ancora finito.
Rete a parte, è un Dovbyk diverso quello che scende in campo e che si presenta poi davanti telecamere e giornalisti in sala stampa. Già con il Sassuolo, seppur restando a secco, l'ucraino si era distinto per una buon gioco di sponda che aveva creato diverse situazioni pericolose. Si mette a disposizione dei compagni ed è più sereno nelle giocate. Sente la fiducia del mister e nel post partita si lascia andare ad una battuta che, probabilmente, qualche tempo fa non avrebbe mai fatto. "I rigori con il Lille? Faccio una battuta. I rigori sono stati ripetuti, non erano regolari, quindi ai fini statistici non li ho sbagliati", dice con ironia, poi continua: "Sono contento della mia condizione fisica, e di aver segnato stasera".
La strada da percorrere è quella giusta e adesso sul suo cammino arriva il Milan, squadra che lo aveva cercato in estate per uno scambio con Gimenez. Una sfida diversa, più complicata, ma in cui Dovbyk vorrà dimostrare il suo valore cercando la seconda rete consecutiva e la prima della stagione lontano dall'Olimpico. Artem sta provando a riprendersi quello status di "numero 9" della Roma che va oltre il semplice numero di maglia, ma rappresenta un'identità che negli ultimi tempi si era smarrita.
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