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Dovbyk, la cattiveria non è un optional: dubbi sul futuro e la candidatura di Lucca

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Nel 2025 ha terminato la gara solo in due occasioni e in Europa ha segnato un solo gol su azione. Ieri al San Mames è stato il peggiore, dopo Hummels ovviamente
Francesco Balzani
Francesco Balzani Collaboratore 

"La Roma ha giocato in nove". Il giudizio severo di Roberto Pruzzo, il "Bomber per eccellenza, è lo stesso di gran parte dei tifosi giallorossi. Oltre a Hummels, infatti, al San Mames è spiccata la prova deprimente di Artem Dovbyk che non è riuscito a dare una mano a una squadra in difficoltà. Ranieri lo ha girato fuori a inizio ripresa: "Parleremo di ciò che non va". Ma il problema dell'ucraino va avanti ormai da tempo. Nel 2025 ha terminato la gara solo in due occasioni e in Europa ha segnato un solo gol su azione (proprio alla prima giornata contro l'Athletic). I numeri sono ancora dalla sua parte, ma le prestazioni e la scarsa capacità di incidere nelle partite che contano fanno riflettere la Roma. Dovbyk è arrivato in estate per 35 milioni, conteso dall'Atletico Madrid e fresco di titolo di capocannoniere in Spagna. Di fatto però è stata l'unica annata degna di nota dell'ex Dnipro.

I dubbi maggiori riguardano il carattere di Artem, definito troppo timido per essere l'attaccante di una squadra che punta a qualcosa di importante. Ma anche le caratteristiche mal si sposano con il resto della squadra. Col Cagliari potrebbe accomodarsi di nuovo in panchina e lasciare spazio a Shomurodov, che di certo non fa sognare la tifoseria ma ha dimostrato di poter aiutare di più la manovra. Il futuro è decisamente nebuloso però. Perché da una parte c'è la speranza che si tratti solo di un problema di ambientamento (ricordate il primo anno di Dzeko?), dall'altra c'è la necessità di non poter concedere altre chance. Molto dipenderà dal nuovo allenatore ma anche dalla voglia di Dovbyk che a Roma non è riuscito ad ambientarsi come altri suoi compagni. In caso di un'offerta importante il club ci penserà. Intanto però bisogna cautelarsi. Il nome di Lorenzo Lucca piace da tempo così come Sebastiano Esposito, ma anche in questo caso i dubbi sul primo anno in una big da titolare non sono pochi. Per questo vengono visti più come un'alternativa, a Dovbyk o a chi verrà.