Alla fine la spunta Dazn, che vince la lunghissima partita dei diritti tv. Finalmente è arrivato il quorum per l'assegnazione del triennio 2021/24 della Serie A, che quindi vedrà una svolta storica. Alcuni presidenti come Ferrero nei giorni scorsi avevano espresso delle perplessità, ma l'ad di Dazn Veronica Diquattro - al telefono con l'Ansa - ha cercato di tranquillizzare: “Cosa cambia per l’utente? Semplice, l’esperienza del calcio in tv sarà più ricca ed interattiva, grazie all’integrazione di contenuti originali e nuove funzionalità. E il prezzo rifletterà la nostra filosofia, sarà più accessibile di quello attuale. Prima di fine campionato comunicheremo le nuove offerte”. Si parla in ogni caso di 30 euro per le 10 partite del campionato.
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Diritti tv, Diquattro (ad Dazn): “Prezzi inferiori e interattività, ecco la nuova Serie A”
L'ad di Dazn, che si è aggiudicata il triennio 2021/24 della Serie A in tv, ha assicurato sull'accessibilità e la personalizzazione dei contenuti anche a livello di prezzo
“L’obiettivo principale - continua Diquattro - è proprio la personalizzazione del prodotto calcio in tv. Il passaggio dalla visione lineare, quello della pay tv da uno a molti, alla visione streaming era solo il primo passo. Ora noi vogliamo andare oltre i nostri primi tre anni, sfruttando tutte le potenzialità della modalità one to one. Lavoriamo su quel che piace veramente ai nostri utenti: il calcio del futuro in tv non sarà più solo una visione, ma condivisione e interazione. E’ un cambio totale, sarà una visione ‘immersiva'”.
“Si vedrà sicuramente molto bene, a livello di streaming – conclude l'ad di Dazn -. Si pagherà un prezzo che sarà accessibile, è sempre stata la nostra politica. Sicuramente per tutta la serie A si pagherà meno di ora. La soddisfazione più grande è aver guadagnato la fiducia dei presidenti in Lega. Fino all’ultimo non ci credevo, dopo tante sorprese degli ultimi giorni. Ora ho i brividi, ed è una sensazione condivisa con tutto il team. Abbiamo un’ulteriore opportunità, per una sfida ancora più grande di quella con la quale avevamo cominciato tre anni fa”.
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