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De Rossi, che succede? Dall’entusiasmo agli infortuni: il Tano al Boca non è più di moda

Più di quaranta giorni senza giocare, l'accoglienza all'aeroporto è solo un ricordo. "È triste", ha raccontato Paredes. Ma a lui penseranno Sarah e i figli che l'hanno raggiunto in Argentina

Marco Prestisimone

Sembra ieri che i tifosi argentini del Boca accoglievano impazziti Daniele De Rossi all'aeroporto di Ezeiza. In realtà sono poco meno di tre mesi fa, che sembrano ancora di più se si pensa che l'ultima partita giocata dall'ex capitano della Roma risale al primo settembre. Più di quaranta giorni fa. "È triste e arrabbiato per l'infortunio, ma spero possa tornare il prima possibile per riscattarsi", ha rivelato l'ex compagno alla Roma Paredes. Daniele cercherà di giocare la partita dei suoi sogni, il Superclasico di ritorno di Libertadores contro il River Plate alla Bombonera. Il Boca è chiamato al miracolo: deve ribaltare il 2-0 dell'andata. E De Rossi sembrava essere proprio l'uomo per imprese di questo tipo: gli infortuni, le scelte dell'allenatore e qualche critica dei tifosi hanno però cambiato le cose.

Gli infortuni e l'allenatore: i motivi dello stop

Ad agosto ha giocato quattro partite su cinque del Boca. Il gol all'esordio sembrava l'inizio di una storia bellissima, che per il momento si è interrotta: prima il problema al tendine del ginocchio, poi quello al polpaccio che l'ha bloccato proprio il giorno che era tornato ad allenarsi con il resto dei compagni. L'entusiasmo che ha invaso i tifosi di una metà di Buenos Aires le prime settimane del suo arrivo si è piano piano affievolito e sui social sono arrivate anche alcune critiche, a lui e alla società per averlo acquistato. Hanno contribuito anche le scelte del tecnico Alfaro, che già prima dell'arrivo l'aveva definito come un acquisto complementare ma non di certo indispensabile.

L'intrigo elezioni: Burdisso rischia? 

Il prossimo 8 dicembre si terranno le elezioni per la presidenza del Boca: Angelici dopo due mandati lascerà e Christian Gribaudo (uomo già vicino al presidente) è pronto a prendere il suo posto e a confermare anche Burdisso, l'artefice dell'acquisto di De Rossi. Se però il partito dovesse perdere, in Argentina non escludono che anche Burdisso debba abdicare. Con il futuro del Tano (soprannominato così fin dal suo sbarco a Buenos Aires) che si arricchirebbe di punti interrogativi. Anche perché c'è l'Italia di Mancini che lo aspetta e gli Europei itineranti (con tappa all'Olimpico) possono essere una calamita importante. Daniele però vuole prima dimostrare che il suo rapporto con il Boca non è stato solo un modo per esaudire un desiderio e una mossa di marketing della società. Magari proprio dal 22 ottobre, data della partita contro il River che è segnata sul calendario di Daniele e della sua famiglia, che nei giorni scorsi l'ha raggiunto definitivamente in Argentina.