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De Rossi, 16 anni d’amore: ecco le frasi più belle per la sua Roma

Jacopo Aliprandi

Trentuno ottobre 2017, anno 1 dopo Totti. De Rossi non è più 'Futuro', è il capitano indiscusso della Roma. Con la maglia giallorossa in tutti questi anni ha vissuto gioie e dolori, sicuramente molte delusioni. In primis non essere riuscito (per ora) a vincere uno scudetto con questo club. Rimpianti, ma anche la voglia di provare ancora a lottare per un trofeo. Così dopo la vittoria per 3 a 0 contro il Chelsea, nella sua 50esima presenza in ChampionsLeague, ecco tornare la speranza e quel senso di appartenenza ai colori giallorossi che lo ha sempre contraddistinto: “Mi ricordo la vittoria contro il Chelsea di dieci anni fa e una vittoria così rimane nella testa, ma noi non giochiamo per farci le foto da mettere nel comodino. Non dobbiamo perdere la trebisonda, la Champions forse è un pochino sopra le nostre possibilità, però, dopo serate del genere chissà. Io comunque ringrazio sempre di essere nato romanista, anche dopo il 7-1 contro il Manchester”.

 

 

 

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