La prima, grande amarezza della Roma americana arriva dopo pochi mesi. La squadra è guidata dall'attuale allenatore del Barcellona Luis Enrique. Anche lì i propositi erano ottimi, il mercato aveva portato in dote 11 nuovi elementi. Gli allenamenti duri, il modello Barcellona e il tiki-taka avevano contribuito a portare l'entusiasmo alle stelle. Per spegnerlo bastò il modesto Slovan Bratislava, avversario dei giallorossi quell'anno nel preliminare che avrebbe dovuto regalare un accesso comodo in Europa League. Dopo la sconfitta in Slovacchia la Roma non riuscì a ribaltare il risultato all'Olimpico uscendo miseramente con tante polemiche per il cambio Totti-Okaka e l’utilizzo di alcuni Primavera. Dopo pochi giorni ci fu l'esordio in campionato: Roma-Cagliari era la partita giusta per riscattare le ambizioni della nuova Roma ma non andò così. La partita terminò 1-2 per i sardi con De Rossi a segnare il gol della bandiera all'ultimo minuto. Fu solo il preludio di una stagione deludente, dove la prima vittoria arrivò solo alla quarta giornata.
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