Quattro miliardi all'Ascoli e Fabrizio Lorieri sbarca a Trigoria: estate 1993, Mazzone costruisce mentalmente la sua prima Roma provando a cancellare le ombre di un dualismo tra i pali. Cervone mugugna in attesa del rinnovo contrattuale (in scadenza, prolungherà per due anni), mentre Lorieri scalda i guanti in panchina c'è Pazzagli: "È un Lorieri da Nazionale", si legge su diversi quotidiani dopo le prime uscite giallorosse ma l'incostanza del numero uno erode le certezze del tecnico trasteverino. Risolti i problemi con la società (per un periodo fu anche messo fuori rosa), Cervone riconquista la maglia da titolare spingendo il collega ai margini della squadra. Per Lorieri si chiude il sogno, nei due anni nella Capitale collezionerà solamente 25 presenze (23 nel '93/'94, 2 la stagione successiva), Cervone rimarrà fino al 1997.
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