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Da Lorieri a Alisson, poi Sterchele e De Sanctis: quando il duello è tra i pali – FOTO

Mirko Porcari

"Credo che vogliano liberarsi di me ma io da Trigoria non mi muovo, anche a costo di star fermo un anno". E' il giugno del '95 e Giovanni Cervone si prepara a vivere l'ennesima estate infuocata: la Roma cerca un portiere per il futuro, la scelta ricade sull'emergente Giorgio Sterchele, reduce da due anni da protagonista con il Vicenza. Il primo anno (l'ultimo di Mazzone), la porta è affidata sempre a Cervone ed è con Carlos Bianchi che le gerarchie si invertono: soliti problemi per il numero uno di Brusciano (in lite con la società per il rinnovo contrattuale) e il tecnico argentino punta tutto sulla freschezza di Sterchele. A gennaio '97 le statistiche parlano di 21 gol in 15 gare, intorno all'ex vicentino si infittiscono le nebbie dello scetticismo, tanto che Bianchi e Sensi concordano nel ripescare Cervone, ancora una volta messo fuori rosa. "Voglio andare via", detto fatto, per Sterchele si aprono le porte del Cagliari, dove andrà in prestito fino a giugno.

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