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Conferme dal Qatar, la pista Roma non è infondata. E anche Totti può avere un ruolo

Ecco nuove indiscrezioni sull'interesse da parte del fondo qatariota nei confronti del club giallorosso: si tratta di una trattativa 'long shot'. Allo storico capitano giallorosso sarebbe stato proposto anche un ruolo di ‘ambasciatore’ in...

Redazione

Arrivano ulteriori conferme per quanto riguarda l'interesse del fondo qatariota nei confronti della Roma. Dopo la smentita di ieri da parte del presidente giallorosso James Pallotta, già questa mattina L'Equipe aveva sottolineato il reale interesse da parte del QSI. Nel corso di Te la do io Tokyo, trasmissione radiofonica in onda sulle frequenze di Centro Suono Sport, sono arrivate altre indiscrezioni: "Da una fonte interna Qatar Sports Investments, ci è stato detto che si stanno valutando ulteriori investimenti nel calcio europeo. A ottobre hanno provato a sostituire la Barclays come sponsor della Premier. Definiscono non totalmente infondata la pista Roma e la considerano una trattativa 'long shot', a lungo raggio. Per long shot intendono mesi e non anni".

Altre indiscrezioni arrivano dalla trasmissione radiofonica '1927 - La storia continua...' (sempre in onda su Centro Suono Sport) che ha contattato una fonte diplomatica: ufficialmente non ci sarebbe ancora un interesse diretto del fondo governativo del Qatar per la Roma, che attraverso la Qatar Sports Investments controlla anche il PSG, ma un interesse si sarebbe manifestato invece da parte di fondi privati, che operano comunque nel paese arabo.

Il Qatar sta operando una massiccia attività di investimenti nel settore dello sport, dell’entertainment e del commercio in generale e la volontà chiara è quella di aprire nuovi canali di investimento in Italia e a Roma nei prossimi anni. Alla base di questi discorsi risulta esserci anche grande attenzione per la delicata situazione dello stadio a Tor di Valle. In tutto questo, anche Francesco Totti avrebbe un ruolo non da poco: secondo quanto riporta la trasmissione radiofonica, gli sarebbe stato proposto anche un ruolo di ‘ambasciatore’ in vista del Mondiale 2022 dato che l'ex capitano romanista è considerato una sorta di divinità sportiva in Qatar.