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GLASGOW, SCOTLAND - NOVEMBER 05: AS Roma coach Gian Piero Gasperini during a press conference at Ibrox Stadium on November 05, 2025 in Glasgow, Scotland. (Photo by Fabio Rossi/AS Roma via Getty Images)
La Roma si prepara alla quarta giornata di Europa League in cui affronterà il Rangers di Rohl. Gli uomini di Gasperini vogliono ritrovare il successo dopo le cadute all'Olimpico con Lille e Viktoria Plzen. Il tecnico ha parlato in conferenza alla vigilia della sfida dall'Ibrox Stadium. Ecco le sue parole.
GASPERINI IN CONFERENZA STAMPA
Come sta Dovbyk? Come lo sta vedendo? Per lui questo è il momento decisivo per dimostrare di essere il centravanti della Roma? "Dovbyk sta bene, per fortuna non è tra quelli infortunati ed è a disposizione. Non c'è mai un momento decisivo, ogni momento ha la sua importanza e domani è importante per l'Europa League".
Che tipo di partita si immagina e che cosa ne pensa dell'atmosfera all'Ibrox? "Come sempre quando vieni a giocare su questi campi le partite sono sempre difficili, trovi ambienti molto carichi e molto caldi e affronti squadre molto dinamiche. Abbiamo visto le due partite del Rangers dopo il cambio d'allenatore, sono state due ottime gare. Ci aspettiamo una partita impegnativa sotto il punto di vista atletico, dobbiamo stare molto bene ed essere molto bravi per fare una buona gara".
La speranza è ancora quella di entrare tra le prime otto? "Intanto bisogna conquistare l'ingresso possibile. Chiaramente le due partite in casa ci costringono ad avere molta attenzione, nelle prossime 5 bisogna vincerne almeno 3 per raggiungere in primis la qualificazione. Le partite sono tutte molto complicate e difficili, in Europa ci sono squadre molto preparate. Per tutto il calcio italiano ci sono difficoltà a giocare a ritmi diversi rispetto al nostro campionato".
La preoccupa il fatto che la Roma deve produrre tanto per segnare? "In finale contro il Leverkusen l'Atalanta è andata in vantaggio, alla seconda azione fai 2-0. Non si possono comparare partite. Quando sei in svantaggio è diverso da quando vinci. Abbiamo una percentuale realizzativa inferiore a quello che produciamo, è evidente, ma dobbiamo lavorarci. Già il fatto di essere spesso, in queste ultime gare, pericolosi è un qualcosa di positivo, riusciamo a essere pericolosi. Poi dopo... sarebbe preoccupante se non fosse così".
Sul gol subito contro il Milan. "Non era una situazione così pericolosa, dove eravamo così messi male. Sicuramente. Perché se si deve rimproverare Mancini allora non si rimprovera anche Pavlovic che ha fatto gol? Bisogna considerare la bravura dell'avversario. Guardate da dove parte Pavlovic. Non sempre si può spiegare tutto. Bisogna avere anche un po' di coraggio".
Quanti cambi ha intenzione di fare per domani? Turnover anche in vista di domenica? "Penso solo alla partita di domani, a domenica ci penseremo domenica. Perché dovrei pensarci? Per riposare? Abbiamo solo degli infortuni. Che cosa vuol dire riposare, perché dobbiamo riposare? Stanotte riposiamo, domani quando giochiamo no. Se uno sta bene, gioca. Turnover? E' un altro discorso. Se intende questo, per valutare un giocatore o perché sta bene, allora è diverso. Ma ci si riposa a casa. Se ne faccio giocare qualcuno di diverso domani? Vediamo domani. Sicuramente non giocheranno Dybala, Bailey. Wesley? Vediamo. Siamo 18 più i portieri, 17 più Romano. Siamo in tanti".
El Aynaoui potrebbe tornare a giocare in posizione avanzata? "Potrebbe. In questo momento siamo numericamente risicati lì. A me piace anche quando gioca 20 metri più indietro, ma per le sue caratteristiche può fare entrambi i ruoli".
Ha notato una flessione in Soulé? Con Dybala ha un rispetto talmente alto da stare col freno a meno tirato? "Secondo me no, ma ognuno può pensarla come vuole. Soulé ha fatto delle ottime prestazioni, bisogna capire che per gli attaccanti non è sempre facile dare continuità di alte prestazioni. Ha giocato sempre, qualche volta ha dato la sensazione di essere un po' più stanco ed è stato sostituito ma poi ha giocato le partite successive. Rappresenta un valore per questa squadra, non credo al discorso su Dybala. Anzi, Dybala è un riferimento tecnico importante. Aiuta a giocare bene quelli che gli sono vicino, questa è una caratteristica dei giocatori forti".
GASPERINI AI MICROFONI DI SKY SPORT
Chiudiamo la pratica Milan-Roma: quei 35 minuti sono stati il manifesto di quello che le sta riuscendo. Quanto manca per farli diventare 50-60-70? "La cosa più importante è riuscire a concretizzarli, magari anche con qualche minuto in meno ma con qualche gol in più. È comunque un segnale di una squadra che sta bene, che cresce sotto il profilo del gioco e del calcio, che ha convinzione e che ha delle qualità che mette in mostra anche contro queste squadre. Abbiamo fatto una buona partita con l'Inter, una buona partita con il Milan. Purtroppo abbiamo raccolto poco, ma speriamo di continuare così perché pensiamo tutti che sia la strada migliore".
Pellegrini ha detto che dovete migliorare nelle scelte. Ci sta lavorando, ma è faticoso trovare quei codici per convincere i giocatori a questa cifra di coraggio maggiore? "A volte è anche questione di caratteristiche, non solo di coraggio. È innegabile che la maggior parte dei gol vengano fatti dentro l'area e anche la maggior parte degli assist. Sono zone che bisogna raggiungere e riempire anche con più giocatori. Comunque bisogna anche rispettare le caratteristiche, altrimenti tutti giocherebbero attaccanti.
Oggi mancano tre attaccanti: Dybala, Ferguson e Bailey. Uno è a fine contratto, gli altri sono in prestito. Quando andrà riprogettato il reparto offensivo? Le statistiche legate agli infortuni saranno una variabile condizionante? "No, ma questo non è assolutamente il momento. Abbiamo una partita domani con il Rangers, una partita importante per l'Europa League. Purtroppo le partite perse in casa ci mettono in condizione di recuperare punti. Dopo, domenica, abbiamo una partita con l'Udinese. Mancando tre giocatori nello stesso reparto vai per forza in emergenza. L'obiettivo in questo momento deve essere solo ed esclusivamente quello di fare una partita in un ambiente difficile e molto caldo, con una squadra che sotto l'aspetto atletico corre tanto. Dopo la partita di domenica con l'Udinese chiuderemo questa serie e arriveremo alla nuova ultima sosta. Per tutto il resto ci sarà tempo".
Come mai in Europa League avete avuto qualche difficoltà in più in termini di risultati con le ultime due sconfitte? "In Europa League siamo partiti bene all'inizio, vincendo una buona partita, e poi abbiamo compromesso con quelle due partite in casa facendo anche degli errori, compreso anche rigori sbagliati che hanno pesato. Il portiere dei Rangers ne ha parati sei degli ultimi sette? Se ci danno un rigore, lo cambiamo con tre punizioni. Forse sarebbe meglio. Comunque, c'è tempo, perché sappiamo benissimo che i punti necessari per arrivare sono tutti alla nostra portata, però bisogna cominciare a farlo".
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