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Chi è Alexander Sorloth, ‘Re del Nord’ eletto da Haaland criticato per… la figlia

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L'attaccante del Villarreal piace alla Roma dopo i 26 gol complessivi nell'ultima stagione: curiosità e numeri del gigante norvegese amico fraterno del bomber del City. E nominato ironicamente "padre dell'anno" dagli spagnoli
Francesco Iucca
Francesco Iucca Collaboratore 

È Alexander Sorloth il nome caldo per l'attacco della Roma. I giallorossi si sono informati per il gigante norvegese, allacciando i contatti con il Villarreal per provare a capire i margini di una trattativa. Il nodo è principalmente sui costi, gli spagnoli vorrebbero incassare i soldi della clausola: 38 milioni di euro. Ma viste le difficoltà economiche del 'submarino amarillo' chi vuole il norvegese può spuntarla per qualche milione in meno, tra i 30 e i 35. Comunque troppi per la Roma, che in ogni caso dovrebbe prima cedere Tammy Abraham su cui però non ci sono particolari movimenti. In ogni caso Sorloth è un profilo che interessa a Ghisolfi, anche se non è la prima scelta. Un giocatore che a dicembre compirà 29 anni e per questo ha già una storia importante alle spalle, che va oltre l'ultima stagione da 26 gol complessivi. Di questi 23 in campionato, che gli sono valsi 'solo' il secondo posto nella classifica cannonieri alle spalle di Artem Dovbyk che lo ha superato proprio all'ultima giornata con la tripletta al Granada. Una beffa per il classe '95, esploso in Liga nell'ultimo anno dopo una serie di stagioni un po' a singhiozzo. Punto fisso della Norvegia, compagno di nazionale di Ola Solbakken, ha aumentato parecchio le marcature negli ultimi anni arrivando a un totale di 18 in 53 partite. A fare coppia con lui c'è Erling Haaland che probabilmente una mano gliel'ha data. Il bomber del Manchester City gli ha dato un soprannome che è tutto un programma: 'King of the North', ovvero Re del Nord. I due sono molto amici, oltre a essere simili per certi versi nelle movenze e uniti da un curioso destino. Qualche anno fa, infatti, la nazionale norvegese aveva due attaccanti di nome Alf-Inge e Goran. I cognomi erano Haaland e Sorloth, i rispettivi papà.

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Sorloth, dal record di commenti turchi alla nomina sarcastica di "padre dell'anno"

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Tante le curiosità sull'attaccante del Villarreal, che la Roma aveva già cercato tre anni fa per sostituire Edin Dzeko, prima dell'arrivo di Shomurodov e Abraham. Quest'anno il poker al Real Madrid che lo ha reso famosissimo, aumentando il suo bottino di reti che però - va detto anche questo - sono molto concentrate. I 23 gol in Liga di quest'anno infatti sono distribuiti in appena 16 partite, il che vuol dire che per 22 gare di campionato Sorloth non ha esultato. Il segno principale lo ha lasciato forse in Turchia e non solo per le marcature: in un post del 31 maggio 2021, i tifosi del Trabzonspor hanno letteralmente invaso la sezione dei commenti arrivando a superare addirittura quota 3 milioni (un record). Tutti di richieste di un ritorno a Trebisonda. Quest'anno, invece, ha fatto parlare di sé per un altro episodio che gli ha attirato pure qualche critica. Il 21 aprile scorso infatti Sorloth segnava un gol fondamentale per il Villarreal, il 2-1 al 92' in casa dell'Almeria. Esultanza con la culla per celebrare la nascita della sua primogenita Emma. Nulla di strano, se non fosse che Sorloth aveva deciso di giocare quella partita piuttosto che stare vicino alla compagna durante il parto. Il suo club gli aveva dato l'ok per stare a casa e godersi un evento così importante e unico, ma lui ha scelto invece di viaggiare con la squadra e solo dopo rientrare dalla moglie. Un gesto che mostra il grande attaccamento alla sua professione, ma che ha provocato una pioggia di insulti e critiche sui social: "Il padre dell'anno". Proprio sotto al post del Villarreal che raccontava l'episodio, pensando evidentemente di esaltare il proprio giocatore. È andata diversamente.

Nato a Trondheim, estremo nord d'Europa, da papà Goran storico attaccante della nazionale norvegese, cresce nelle giovanili dello Strindheim e dell'RBK fino al Rosenborg nel 2013. A 19 anni pochi minuti in campo, nel 2015 il passaggio al Bodo/Glimt dove segna 13 gol in 26 gare di campionato. Uno score che gli vale la chiamata immediata del Groningen in Olanda, dove però non brilla, e dopo due anni arriva in Danimarca al Midtjylland con cui segna più di un gol ogni due partite. E allora ecco la grande chance in Premier League al Crystal Palace, ma anche stavolta non va benissimo. Arriva così il prestito al Genk in Belgio a gennaio, però non lascia affatto il segno. Tutto il contrario della stagione successiva, quando decolla in Turchia con la maglia del Trabzonspor segnando 24 gol in campionato, suo record in carriera. Lo compra così subito il Lipsia, ma in Bundesliga non ci resta praticamente per niente e viene spedito in prestito alla Real Sociedad per due volte consecutive. Così così alla prima, meglio il secondo anno con 16 gol in tutte le competizioni. Si arriva così all'estate 2023 quando lo acquista il Villarreal, venendo ripagato con 26 gol totali. Forte di testa, con un ottimo mancino, ha una struttura fisica imponente. È il classico centravanti di sfondamento, come confermano anche i suoi 195 centimetri di altezza.