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Champions, agli ottavi c’è il Porto. Totti: “Sorteggio fortunato”. DiFra resta in bilico, Sousa in agguato

LaPresse

La Roma affronterà la squadra di Conceiçao il 12 febbraio (all'Olimpico) e il 6 marzo, intanto Monchi vola a Boston da Pallotta. Totti e Baldissoni: "Allenatore legato ai risultati". Mercato, in pole Sanogo

Francesco Iucca

Dopo la vittoria sofferta ottenuta contro il Genoa e la ripresa degli allenamenti fissata per domani, in casa Roma tutta l'attenzione era rivolta a Nyon, dove sono stati sorteggiati gli ottavi di finale di Champions League. È andata sostanzialmente bene ai capitolini, che pescano il Porto di Sergio Conceiçao: l'andata è in programma il 12 febbraio all'Olimpico, il ritorno il 6 marzo al Do Dragão. I tifosi giallorossi sui social hanno accolto con soddisfazione l'accoppiamento con i portoghesi: "Anche la dea bendata si è mossa a compassione, ma ora come ora ci eliminerebbe pure il Benevento". Tuttavia i Dragoes non sono squadra da sottovalutare, dominatori in campionato ma anche detentori del record di punti in questa fase a gironi di Champions League (qui l'approfondimento sui biancazzurri).

LE REAZIONI DELLA ROMA - Presenti a Nyon Francesco Totti, Mauro Baldissoni e Antonio Tempestilli. L'ex numero 10 giallorosso ha commentato a caldo il sorteggio: "Vedendo le altre siamo stati fortunati, ma non bisogna sottovalutare il Porto". Poi sul momento dei giallorossi: "Possiamo ribaltare la situazione, Di Francesco oggi è l'allenatore della Roma e deve essere bravo a trovare la soluzione, ha tutto il nostro appoggio - le parole di Totti, che poi ha anche chiamato a raccolta i tifosi per la gara d'andata -. Ieri era difficile, era normale la paura di sbagliare, erano tutti contro e si poteva solo vincere. Non è una partita che cambia l'opinione della società, poi i risultati sono la risposta a tutto". Anche lo stesso Di Francesco ha detto poi la sua: "Essere di nuovo agli ottavi è emozionante, i precedenti col Porto non ci sorridono (dal 1981mai sconfitto contro la Roma) ma affronteremo anche questo". Arrivano poi le parole del dg Baldissoni: "Molti di noi avrebbero scelto la squadra portoghese, ma è solo sulla carta. Siamo preoccupati dell'Entella, figuriamoci del Porto. Di Francesco? I risultati sono determinanti soprattutto per l'allenatore e le valutazioni si fanno ogni giorno".

MERCATO TRA CAMPO E PANCHINA - Si parlava di valutazioni, appunto. Quelle della Roma sembravano abbastanza chiare, soprattutto in caso di ko contro il Genoa. Se contro la squadra di Prandelli fosse arrivato l'ennesimo risultato deludente la società giallorossa sarebbe stata pronta ad annunciare addirittura già in giornata Paulo Sousa come nuovo allenatore. Il portoghese ex Fiorentina, comunque, resta in preallarme. "Non ho mai parlato di acque calme", ha precisato James Pallotta dopo le dichiarazioni uscite nella serata di ieri. Di Francesco, dunque, resta in grande discussione, e il presidente ne parlerà senza dubbio anche con Monchi nelle prossime ore. Il ds spagnolo, infatti, è partito oggi per Boston per incontrare proprio il patron americano (al summit ci saranno anche Fienga e Calvo). Al centro dei discorsi il futuro del tecnico abruzzese, che domani sera sarà presente alla cena di Natale con squadra e dipendenti che si terrà all'auditorium Conciliazione, ma anche il mercato. Il nomeprincipale delle ultime ore sembra quello di Sekou Sanogo, centrocampista dello Young Boys che costa circa 5 milioni di euro: l'agente dell'ivoriano è in Italia e una possibile svolta è attesa nei prossimi tre giorni.

LE ALTRE NEWS - Intanto è tornato a parlare Radja Nainggolan, tra il presente e qualche amarezza relativa al passato: "Per me non è facile cambiare piazza, ma qui c'è un allenatore che mi ha fortemente voluto. Da quando ho saputo che la Roma voleva vendermi ho chiuso i rapporti con loro, ero davvero amareggiato ma ora sono sereno". Giornata di sorteggio anche per la Primavera di Alberto De Rossi, che ha scoperto l'avversario nei playoff di Youth League: si tratta dei danesi del Midtjylland. Infine i dirigenti del Genoa hanno rincarato la dose a proposito del rigore non concesso ieri sera all'Olimpico contro la Roma: "Come può capitare una cosa del genere? Non pensiamo mai al complotto per cultura, ma è un errore inconcepibile. È una questione di sistema", le parole del dg Giorgio Perinetti. Sulla stessa lunghezza d'onda anche il presidente rossoblù Enrico Preziosi: "Su un episodio così clamoroso non si poteva non usare il Var, il sistema è malato e sbagliato. L'arbitro ha rifiutato di andare a rivedere l'azione, si tratta di malafede".